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Ddl Giustizia alla Camera, niente da fare per l'odg dei 5 stelle sul gioco patologico

28 settembre 2023 - 17:41

Parere contrario della Camera dei deputati all'ordine del giorno in materia di gioco presentato dal Movimento cinque stelle nell'ambito del disegno di legge di conversione del Dl Giustizia.

Scritto da Fm
© Camera dei deputati - Sito ufficiale

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Niente da fare per l'ordine del giorno n. 9/1373-A/31, a firma del deputato Andrea Quartini, in materia di gioco presentato dal Movimento cinque stelle al Ddl giustizia (disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 10 agosto 2023, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione), sul quale  la Camera con 201 voti favorevoli e 125 contrari ha votato la fiducia posta dal Governo, nella seduta di oggi, 28 settembre.

Prima della bocciatura ricevuta dall'Assemblea Quartini ha indirizzato una lunga reprimenda ai parlamentari della maggioranza, che nei giorni scorsi avevano già cassato - con le commissioni riunite I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) e II (Giustizia) - due emendamenti sullo stesso argomento.

 

QUARTINI (M5S) CONTRO LA MAGGIORANZA: “LA PREVENZIONE NON VI INTERESSA” - “Vorrei, inoltre, sottolineare come, nella sua evidente eterogeneità, il decreto cerchi molto parzialmente di affrontare anche il tema dei disturbi da uso di sostanze e comportamentali. Vede, presidente (l'Assemblea è stata presieduta dal vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, Ndr), la clinica oggi chiama così le vecchie terminologie 'dipendenze' e 'tossicodipendenze', proprio per utilizzare terminologie meno stigmatizzanti e perciò meno colpevolizzanti e pregiudizievoli. Del resto, è dimostrato che i confini tra stili di vita e patologie sono talmente sfumati che nessuno di noi è al riparo dallo sviluppare problemi seri con le sostanze e con i comportamenti, come, per esempio, l'azzardo. Ebbene, non solo si sono respinti tutti gli emendamenti che volevano proporre modifiche più moderne e scientificamente evolute del fenomeno, ma addirittura, nell'articolo che destina l'otto per mille alle tossicodipendenze, si omette di allargare il campo anche alle sostanze e ai comportamenti legali o leciti. È evidente che negando gli emendamenti migliorativi nei contenuti scientifici e mantenendo, invece, genericità e discrezionalità assoluta gli obiettivi del Governo e della maggioranza sono di poter produrre un nuovo spot demagogico e strumentale, raccontando che stanno contrastando la tossicodipendenza, che non dovrebbe chiamarsi così.

Inoltre, nel testo si è dimenticata una parola fondamentale per contrastare le addiction. La parola è prevenzione. Anche in questo caso avete rigettato il nostro emendamento correttivo. Il re è nudo! La prevenzione non vi interessa, lo abbiamo capito: evidentemente la prevenzione fa poco rumore e rende poco dal punto di vista elettorale.

Nel contempo, con discrezionalità, di fatto assoluta, si parla genericamente di 'interessati' che fanno richiesta senza declinare chi sono e di un comitato giudicante i progetti, di fatto di nomina governativa, che non riferendosi a nessun criterio o requisito, ipotizzo che lavoreranno in assoluta discrezionalità in modo arbitrario. Presidente, chi saranno questi 'interessati'? Eppure avevamo proposto emendamenti anche su questo, richiamando criteri di legge già adottati, ma niente, respinti e nemmeno la possibilità di discuterli in Aula. La vergogna, evidentemente, è di casa altrove!”.

 

IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO DEI CINQUE STELLE - Ecco, di seguito, il testo dell'ordine del giorno presentato dal Movimento cinque stelle.

"La Camera, premesso che: l'articolo 7, inserito nel Capo V recante disposizioni per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, detta disposizioni relative alla destinazione della quota Irpef dell'otto per mille relativa alle scelte effettuate dai contribuenti a favore dello Stato senza l'indicazione della tipologia di intervento; in particolare il predetto articolo dispone che la predetta quota Irpef, attribuita alla diretta gestione statale e riferita a scelte non espresse dai contribuenti, oggetto di ripartizione nell'anno 2023, sia utilizzata prioritariamente per il finanziamento di interventi straordinari relativi al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, sulla base delle domande presentate dagli interessati entro il 31 ottobre 2023 e, per la parte eventualmente rimanente, in proporzione alle scelte espresse; si demanda quindi ad un decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 15 settembre 2023, la definizione dei parametri specifici di valutazione delle istanze, della tipologia di interventi 'recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche' e le modalità di istituzione della Commissione valutativa e di monitoraggio che sarà composta da tre rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, uno dei quali con funzioni di Presidente, da cinque rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze e da cinque rappresentanti delle amministrazioni statali competenti per materia; considerato che: la formulazione del testo ed alcune terminologie impiegate, come ad esempio 'prioritariamente' ovvero 'soggetti interessati', rischiano di generare diverse incertezze attuative sulla procedura finalizzata ad individuare i soggetti beneficiari e le tipologie degli interventi; anche il riferimento alle 'tossicodipendenze' non appare in armonia con l'evoluzione, purtroppo drammatica, dei disturbi da uso di sostanze e comportamentali, che includono diverse tipologie di addictions, assai spesso correlate tra loro; appare un grave vulnus che gli interventi non sia rivolti anche alla prevenzione delle addictions e siano esclusivamente concentrati sul solo recupero, impegna il Governo: ad adottare ulteriori iniziative volte ad assicurare che gli interventi riguardino un più ampio genus di disturbi da uso di sostanze, così da rispecchiare la drammatica evoluzione che il fenomeno ha assunto negli ultimi anni, includendovi tutte le sostanze, alcol e tabacco compresi, e i disturbi comportamentali, come ad esempio il gioco d'azzardo; nell'ambito di tali interventi, ad agire incisivamente anche sulla prevenzione per arginare il fenomeno dei disturbi da uso di sostanze e delle addictions comportamentali (Gap, sex addiction, internet addiction, shopping compulsivo, nomofobia, vamping, etc.), definendo strategie integrate che intervengano nei fattori di rischio (prevenzione primaria) e che limitino la progressione verso disturbi da uso di sostanze e comportamentali gravi attraverso una diagnosi precoce (prevenzione secondaria)".
9/1373-A/31. Quartini, Di Lauro, Marianna Ricciardi, Sportiello, Alfonso Colucci, Auriemma, Penza, Riccardo Ricciardi, D'Orso, Ascari, Cafiero De Raho, Giuliano.

 

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