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Def 2023: riordino del gioco a tutela dei soggetti più vulnerabili

13 aprile 2023 - 13:28

Il Def 2023 stima le entrate attese dai giochi per l'anno in corso e ribadisce le finalità del riordino del settore.

Scritto da Amr
Foto di Sasun Bughdaryan su Unsplash

Foto di Sasun Bughdaryan su Unsplash

La proroga concessioni per l'esercizio e la raccolta a distanza dei giochi pubblici, bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse ha un effetto netto positivo sull'indebitamento netto della Pa di 102 milioni di euro nel 2023, di 177 nel 2023 e di zero per il 2025.
Lo si legge nel Documento di economia e finanza per il 2023, approvato nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri e che costituisce l'ossatura della politica economica del governo.
 

I RISULTATI 2022 - Analizzando i risultati 2022, il Def evidenzia che i trasferimenti correnti dalle famiglie (-483 milioni, meno 2,8 percento) sono diminuiti per le minori riscossioni dei proventi derivanti dai giochi. Invece,  i trasferimenti correnti dalle famiglie (+8.621 milioni nel 2023, +17 milioni nel 2024) risentono, per circa 7 miliardi, della suddetta riclassificazione del bilancio dello Stato e, in particolare, dei proventi derivanti dal gioco del lotto, inclusi nelle entrate tributarie fino al 2022. Sono previsti in crescita di circa 1 miliardo i proventi derivanti dalla vendita di biglietti delle lotterie istantanee.
Quanto alle imposte indirette, sempre riferite al 2022, il gettito relativo alla categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco ha registrato un generale incremento (+1.957 milioni), dovuto maggiormente all’aumento dei versamenti relativi al prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco, ricompresi nella voce residuale di categoria (+2.584 milioni); in lieve contrazione, invece, le risultanze delle entrate derivanti dal gioco del lotto e superenalotto (-701 milioni).
Quanto alle poste correttive e compensative (+3.103 milioni), nell’ambito delle quali si registrano maggiori versamenti alla contabilità speciale per le compensazioni e i rimborsi di imposta (+4.677 milioni), coerentemente con i maggiori stanziamenti, adeguati nel disegno di legge di bilancio 2022 alle esigenze della contabilità speciale già scontate nei tendenziali, parzialmente compensati dai minori versamenti all’entrata del bilancio dello Stato per la regolazione delle vincite dei giochi (-1.634 milioni), in relazione all’andamento delle correlate entrate.

LE STIME PER IL 2023 - In occasione della predisposizione del bilancio 2023-2025, al fine di assicurare il raccordo tra la contabilità finanziaria ed il piano dei conti economico patrimoniale, si è provveduto all’aggiornamento della classificazione economica delle entrate con effetti a partire dall’esercizio 2023. Dalla revisione della natura economica delle entrate sono scaturite alcune modifiche sostanziali, in particolare per alcune entrate, quali le tasse e i diritti marittimi, i diritti aeroportuali e le ritenute sulle vincite del gioco del lotto che, precedentemente ricomprese tra le entrate extratributarie, sono confluite tra le entrate tributarie, mentre i proventi derivanti dal gioco del lotto, rientranti fino allo scorso esercizio tra le entrate tributarie, sono stati riclassificati tra le entrate extratributarie. Le previsioni di entrata saranno pertanto esposte secondo la nuova classificazione economica adottata, avendo proceduto alla Riclassificazione delle somme affluite nell’esercizio 2022, al fine di rendere omogeneo il confronto delle risultanze registrate nei due esercizi finanziari.
Per la categoria delle imposte indirette sulle attività di gioco si stima, per il 2023, di contro, una leggera flessione di gettito rispetto ai risultati del 2022 (-606 milioni). Infine, un lieve miglioramento si attende per gli incassi relativi alle entrate da Monopoli (+67 milioni).
Il Def ricorda inoltre i 50 milioni di fondo per il gioco d'azzardo patologico trasferiti alle amministrazioni locali nel 2022, che sono 44 nel 2021 e 23 nel 2022.

LA LEGGE DELEGA - Con il disegno di legge delega, ricorda ancora il Def, approvato il 16 marzo 2023 (Atto Camera 1038)
dal Consiglio dei ministri, il Governo ha avviato un percorso di riforma complessiva del sistema fiscale che dovrà accompagnare l’attuazione del Pnrr. La riforma si articola in quattro parti: definizione delle tempistiche e dei principi generali, inclusa la revisione dello Statuto dei diritti del Contribuente; interventi in materia di tributi diretti e indiretti, nonché in materia di giochi; riforma dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso, inclusa la ridefinizione delle sanzioni amministrative e penali; adozione di testi unici e codificazione.
Sono dunque previste disposizioni sul riordino in materia di giochi e, in particolare, "misure finalizzate a tutelare i soggetti più vulnerabili, interventi per il riordino delle reti di raccolta del gioco e nuove regole sulla trasparenza dei soggetti che controllano le società concessionarie".

L'ITER - Il Def dovrebbe essere trasmesso già nella giornata odierna alle Camere per permettere alle due Commissioni Bilancio di avviare un ciclo di audizioni a partire dalla prossima settimana. Oltre al ministro Giancarlo Giorgetti atteso per la seduta del 20 aprile, dovrebbero essere auditi, tra gli altri: i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl), Cna, Confindustria, Anci, Upi, Conferenza Regioni e Province autonome, Istat, Cnel, Banca d’Italia e Ufficio parlamentare di bilancio.

Dopo le audizioni, le Commissioni Bilancio di Camera e Senato dovrebbero avviarne l'esame, in sede referente, nella settimana del 24 aprile per approvare poi in Aula le risoluzioni di maggioranza nella seduta del 27 aprile.

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