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Elezioni Abruzzo 2024: Marsilio riconfermato governatore regionale

11 marzo 2024 - 11:05

Alla guida della Regione Abruzzo ci sarà ancora il governatore uscente Marco Marsilio (centrodestra) sotto il cui mandato è stato approvato il nuovo testo unico su dipendenze e gioco patologico.

Scritto da Fm
Nella foto: il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio © Pagina Facebook ufficiale

Nella foto: il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio © Pagina Facebook ufficiale

Dopo la Sardegna, la serie delle elezioni regionali in agenda per il 2024 ha fatto tappa in Abruzzo.

Ma non con gli stessi esiti.

In Abruzzo infatti, lo spoglio ha premiato il governatore uscente Marco Marsilio, sostenuto dal centrodestra, con il 53,50 dei voti.

Staccato di qualche punto, al 46,50 percento, lo sfidante del centrosinistra, Luciano D'Amico.

 

"Mai negli ultimi 30 anni un presidente era stato riconfermato: è stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro. Abbiamo chiesto altri 5 anni per continuare a crescere per completare un'opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo", ha commentato Marsilio subito dopo la diffusione dei dati elettorali che attestavano la sua vittoria.

 

Il governatore dell'Abruzzo nel suo precedente mandato si è occupato anche di gioco: sul finire del 2020 infatti la sua maggioranza ha approvato un nuovo testo unico su gioco patologico e dipendenze, che oltre ad aver salvato le attività del settore già in essere, ha costituito uno specifico osservatorio e la giornata dedicata alle dipendenze.

 

Tornando ai risultati elettorali, Fratelli d'Italia si conferma il primo partito, incassando il 24,1 percento delle preferenze, seguito da Forza Italia al 13,44 percento, Lega al 7,56 percento, mentre la lista Marsilio si attesta al 5,72 percento, Noi Moderati al 2,68 percento e l'Udc al 1,17 percento.

Sul versante opposto, il Partito democratico registra il 20,29 percento dei voti, Abruzzo insieme il 7,66 percento, il Movimento cinque stelle il 7,01 percento, Azione il 4 percento, Alleanza verdi sinistra il 3,57 percento, Riformisti e civici il 2,81 percento.

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