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Emilia Romagna Coraggiosa: 'Governo nazionale vieti i giochi più pericolosi'

31 marzo 2023 - 09:36

Con una risoluzione, il capogruppo in consiglio regionale di Emilia Romagna Coraggiosa Federico Amico chiede di fare pressione sul governo nazionale in materia di riordino del gioco.

Scritto da Redazione
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Il prossimo riordino dell'offerta di gioco da parte del governo nazionale, affidato a un disegno di legge delega in materia fiscale che si appresta ad approdare in Parlamento, è oggetto di pressioni e valutazioni anche nei territori. Regione Emilia Romagna compresa. 

A tale proposito Federico Amico, capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa, con una risoluzione chiede alla giunta di intervenire sul governo per “il superamento dell’attuale regime straordinario basato su proroghe e deroghe delle concessioni in essere”, ribadendo la necessità di mettere ordine nel comparto del gioco d’azzardo in Italia perché “non è più rinviabile” una legge “che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale”. 

Inoltre, il consigliere si rivolge alla Regione per chiedere al governo di valutare i parametri di pericolosità dei giochi e, in base a questi, operare una scelta vietando i giochi a maggiore pericolosità di dipendenza”. All’esecutivo va poi chiesto di rinviare alcune tipologie di gioco legali “(es. Betting Exchange) che non portano introiti significativi per l’erario, ma si prestano in modo molto semplice, a suo dire, a essere utilizzati dalla criminalità organizzata a fini di riciclo del denaro sporco”. Infine, Amico vuole che la giunta chieda al governo “che i dati relativi al gioco d’azzardo vengano resi disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sia per il gioco fisico sia per il gioco online, e che siano resi disponibili i dati per singolo gioco e per singolo comune così da poter avere un quadro preciso per tutti i territori”.

La normativa, ricorda il consigliere di Coraggiosa, è complessa e sono tanti i fattori di rischio che portano a una dipendenza. Accanto a questo c’è la possibilità, afferma, che il gioco d’azzardo serva a riciclare il denaro della criminalità organizzata: “La commissione nazionale antimafia ha recentemente dichiarato che gli introiti da gioco d’azzardo hanno superato quelli derivanti dal traffico di stupefacenti”. Non va, poi, dimenticato che “il benessere delle famiglie viene minato da eccessive risorse utilizzate dai giocatori a scapito di spese per la famiglia, per la salute, per i mutui, con ricorso a indebitamento, in alcuni casi anche ricorrendo al prestito a usura, con conseguenti liti, separazioni e divorzi”. 

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