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Friuli, Ussai (M5S): 'Legge gioco, scadenze non rispettate'

31 agosto 2022 - 08:00

In Friuli-Venezia Giulia il consigliere del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, attacca l'Esecutivo per la mancata attuazione della legge sul gioco varata nel 2017 e più volte modificata.

Scritto da Redazione
Friuli, Ussai (M5S): 'Legge gioco, scadenze non rispettate'

“Siamo ad agosto 2022, mese in cui non ci sarebbe dovuta più essere alcuna slot machine entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, centri giovanili. Poi però è arrivato il centrodestra, che ha preferito tutelare il gioco d’azzardo e non la salute dei cittadini”.

In Friuli-Venezia Giulia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, torna ad attaccare l'Esecutivo in materia di contrasto al gioco patologico, a proposito  dell'ulteriore proroga dei termini per l’adeguamento al "distanziometro" di sale da gioco, sale scommesse, bingo e videolottery prevista dal Collegato della manovra di bilancio approvato nel dicembre 2021.Termine ora fissato, in virtù del decreto Cura Italia e delle sue modificazioni, entro il termine delle concessioni governative attualmente in essere, cioè al 29 giugno 2023, in forza di un provvedimento della Direzione giochi dell'Agenzia accise, dogane e monopoli  dopo la fine del periodo di  sospensione della loro scadenza prevista dal decreto Cura Italia lo scorso 30 giugno.

 

“La legge (originaria, Ndr), promossa dal Movimento 5 Stelle e approvata nel 2017, prevedeva la riconversione delle sale scommesse entro cinque anni, quindi proprio nell’agosto del 2022 – ricorda Ussai -. Ma già due anni fa, quando scadevano i termini per dismettere le slot da bar e locali, si è visto il totale disinteresse del centrodestra nel tutelare i soggetti più vulnerabili, prendendo a pretesto la pandemia per cominciare una scandalosa serie di proroghe”. 
 
Il consigliere regionale pentastellato quindi conclude: “Oggi, dopo anni in cui non ci si è mossi per approvare il regolamento per sostenere gli esercenti nella riconversione delle sale che ospitano le slot, siamo al punto di partenza, e invece di rispettare le scadenze previste dalla normativa si è preferito adeguarsi alle proroghe nazionali. Un modo – conclude l’esponente M5S - per lasciare le slot machine al loro posto e lavarsi le mani davanti a chi con quelle macchinette si rovina la salute, la famiglia e la propria attività”.
 

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