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Gioco illegale: nel 2021 evasi 375 milioni di euro

08 novembre 2022 - 10:47

I dati della Nadef presentata al Senato illustrano una tendenza che vede diminuire i controlli di Adm e forze dell'ordine, ma con più qualità e un più alto tasso di positività.

Scritto da Daniele Duso
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Nel 2021 i controlli e le indagini della Guardia di Finanza contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per circa 7,7 milioni e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 375 milioni di euro, mentre l'Agenzia delle dogane e monopoli ha controllato quasi 11mila esercizi commerciali, con un +7,6 percento dell'imposta accertata. 

È quanto si legge nell'ultima Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, presentata dal presidente del Consiglio Meloni al Senato lo scorso 5 novembre. Il documento presentato dalla premier riporta delle stime interessanti anche per il settore del gioco, che nel frattempo, nel corso della settimana corrente, attende di conoscere l'assegnazione delle deleghe per conoscere i propri referenti diretti nell'esecutivo, per le quali al momento si parla della conferma di Federico Freni (Mef) mentre al neo sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra dovrebbe toccare l'ippica. La vigilanza alle case da gioco  che spetta al Viminale, ancora non ci sono indiscrezioni e potrebbe restare in carico al ministro Matteo Piantedosi.

Tornando ai dati presentati da Giorgia Meloni, a parlare nel dettaglio del settore del gioco è in particolare la Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva, allegata al Nadef, dalla quale sono riportati in primi gli indirizzi del triennio 2022-2024, dove si apprende che "il primo obiettivo potrà essere perseguito innanzi tutto assicurando l’attuazione delle disposizioni di contrasto all’evasione fiscale, in parte già introdotte dai precedenti Governi, relative, ad esempio, alla previsione dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi nonché alle azioni di contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi nonché alle frodi fiscali."

Nel triennio 2022-2024 in particolare per la Guardia di Finanza, "con specifico riferimento al contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, orienti la propria azione sui fenomeni di illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali", è previsto un rafforzamento delle sinergie con l'Agenzia delle dogane e monopoli proprio per il controllo dei settori delle accise e del gioco pubblico.

In merito all'azione di Adm il documento ricorda che l'Agenzia "adotta modelli di gestione dei rischi e di intelligence, per prevenire e contrastare l’evasione tributaria e gli illeciti extra-tributari inerenti al traffico di merci e valuta, anche digitali, alle filiere degli alcoli, oli minerali, energia elettrica, gas naturale, giochi tabacchi e assimilati". 

E spiega nel dettaglio che "In Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti; per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque e in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza o altro titolo autorizzatorio. In particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, Adm opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l'offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico sia un efficace contrasto al gioco illegale".

L'ATTIVITÀ DI ADM - "L’Agenzia partecipa attivamente all’Unità di Informazione sulle Scommesse Sportive del Ministero dell’Interno e presiede il Co.PRe.GI. - il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori - di cui fanno parte il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, la cui collaborazione è volta ad eseguire operazioni coordinate sul territorio per il contrasto del gioco illegale. Le aree dell’illecito riguardano essenzialmente i seguenti comparti: il gioco fisico/gioco a distanza mediante i cosiddetti “totem”; il gioco a distanza effettuato mediante i Ctd (Centri Trasmissione Dati) o i Pdr (Punti di Ricarica); l’alterazione degli apparecchi da divertimento (Awp e Vlt); offerta di gioco illegale su siti web privi delle autorizzazioni previste".

"I controlli eseguiti da Adm sono così classificati: controlli sui concessionari, che consistono nella verifica della permanenza dei requisiti soggettivi delle società e delle persone che rivestono ruoli decisionali all’interno delle stesse; controlli sugli esercizi di gioco, che consistono in accertamenti condotti dal personale Adm sul territorio; controlli sul web, che consistono nelle verifiche sui siti internet e nell’inibizione di quelli privi delle autorizzazioni previste; controlli sugli apparecchi da intrattenimento o piattaforme di gioco, ossia controlli tecnici sugli apparecchi da gioco e sulle piattaforme software di gestione delle reti e di erogazione del gioco, di cui si avvalgono i concessionari. Le attività oggetto di controllo comprendono tutti gli esercizi in cui vi è offerta di gioco lecito".

I DATI - "Il numero di esercizi controllati nel 2021 per il settore Giochi è pari a 10.874 (sono stati 34.920 nel 2019 e 10.730 nel 2020, primo anno di pandemia, Ndr). L’indice di presidio del territorio è pari al 20 percento e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi ADM. L’imposta accertata nel 2021, frutto dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore Giochi, fa registrare un aumento del 7,60 percento rispetto al 2020. La riduzione del numero di sanzioni irrogate dal 2019 ad oggi è dovuta dal fatto che la progressiva conoscenza del territorio da parte del personale Adm ha consentito di diminuire il numero di controlli, ma di aumentarne la qualità e il relativo tasso di positività".

L'ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA - Riporta ancora la Nota che "l'attività di polizia tributaria e giudiziaria della Guardia di Finanza mira a perseguire gli illeciti fiscali più gravi e insidiosi per gli interessi erariali, quali le frodi all’Iva e alle accise, le indebite compensazioni, le frodi sulle cessioni dei crediti d’imposta, l’evasione fiscale internazionale, l’economia sommersa, gli illeciti doganali, il gioco e le scommesse illegali".

E spiega che per quanto riguarda il settore dei giochi e delle scommesse si continuano a registrare infiltrazioni della criminalità, che "vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco. Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una 'doppia scheda', si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione 'da remoto' degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri".

"È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta 'misti', centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali c.d. 'totem'. In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia. Nel 2021 i controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per circa 7,7 milioni, di denunciare 554 soggetti, di scoprire 249 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 375 milioni di euro."

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