Gravina (Figc): 'Più rispetto per chi genera 16 miliardi nelle scommesse'
13 settembre 2021 - 14:37
Gravina (Figc) invita il Governo a rispettare lo sport e favorirne la riforma, visto che genera 16 miliardi nel mondo delle scommesse e 1 miliardo e 400 milioni di gettito.
Scritto da Redazione
"Siamo ad una svolta, il mondo dello sport si è unito e oggi ha il diritto e deve rivendicare il ruolo di redattore di un progetto di riforma e di rilancio. Dobbiamo farlo noi del mondo dello sport e proporlo agli uomini di governo affinché si rendano perfettamente conto di quello che il mondo dello sport genera nel nostro Paese. Non si può soltanto pensare di dare una pacca sulla spalla a soggetti che versano 1 miliardo e 400 milioni di euro di gettito fiscale nel nostro Paese, che generano 16 miliardi di euro nel mondo delle scommesse”.
Così, il tema del divieto di pubblicità al gioco torna sotto l'attenzione della Federazione italiana giuoco calcio attraverso le parole del suo presidente, Gabriele Gravina, che già alla fine di luglio ha chiesto la“sospensione sino al 30 giugno 2023 del divieto di pubblicità e di sponsorizzazione” da parte del betting introdotto con il decreto Dignità nel 2018, per risollevare i club di calcio dalla crisi economico-finanziaria generata dal Covid-19.
L'occasione è stata offerta da un evento organizzato dall'Aci – Automobil club d'Italia a margine del Gran premio di Formula Uno andato in scena a Monza ieri, 12 settembre, per celebrare i successi azzurri alle Olimpiadi di Tokyo e all'Europeo di calcio.
"Noi siamo e rivendichiamo la tutela del nostro diritto d'autore. Lo dice l'Unione europea”, prosegue Gravina. “Pretendiamo rispetto e pari dignità come tutti gli altri settori dell'economia, soprattutto perché abbiamo un valore aggiunto: siamo un impulso alla socializzazione che non ha eguali. Io sono felice di aver ricevuto oggi il plauso per tutto quello che abbiamo generato nel nostro Paese, ma non è più sufficiente, non mi appaga. Lo dico con molta franchezza. Abbiamo bisogno di una risposta concreta e dobbiamo provocarla. Lo stiamo facendo con un progetto credibile, di cui Giovanni Malagò è al vertice come redattore. Noi lo sottoscriveremo e credo che questo non sia più procrastinabile. Aspettiamo risposte concrete di pari rispetto e pari dignità".