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I regolatori di Francia, Olanda e Ontario e Canada insieme all'Sbc Digital Italia

29 luglio 2021 - 16:09

I regolatori di Francia, Olanda e Ontario hanno discusso di regole, percezione del mercato e cooperazione all'Sbc Digital Italia Gioconews.it.

Scritto da Ca
I regolatori di Francia, Olanda e Ontario e Canada insieme all'Sbc Digital Italia

“Abbiamo compreso quanto sia fondamentale che l’approccio alla regolamentazione del gioco d’azzardo sia sistemico con tutti gli stakeholders che remano verso la stessa direzione, se uno solo dovesse remare al contrario rischia di danneggiare tutto il lavoro fatto. Questo panel è stato un esempio vivace perché la cooperazione internazionale e lo scambio di esperienze possono migliorare tantissimo la regolamentazione e renderla anche meno attaccabile dai delatori del settore e dall’opinione pubblica che ha una cattiva idea dello stesso”. Francesco Rodano, Director Policy Officer, Playtech, ha moderato il panel a Sbc Digital Italia organizzato online da Sbc e Gioconews.it giungendo a tali conclusioni al termine di una lunghissima e approfondita discussione su temi centrali: Come comunicare efficacemente gli obiettivi della regolazione del gioco – protezione dei consumatori, gioco responsabile e contrasto alle attività illegali – a tutti gli stakeholders. L'esempio italiano e le best practices a livello globale.

A intervenire: il vicedirettore generale dell’ Agenzia Dogane e Monopoli, Alessandro Canali, Isabelle Falque-Pierrotin, Presidente Autorité Nationale des Jeux (Francia), Liz Yeigh, Chief Strategy Officer and Corporate Secretary of the Alcohol and Gaming Commission of Ontario (Canada-Ontario) e René Jansen, Chairman, Kansspelautoriteit (Olanda).

Queste le linee principali lanciate da Rodano e la prima risposta è arrivata proprio dalla Francia: “Partiamo dal presupposto che la regolamentazione non evita al mercato di crescere e anche di farlo rapidamente - ha spiegato la presidente Anj - qualcuno diceva che l’approccio francese era troppo limitante, ad esempio,  ma, nelle ultime settimane le scommesse sportive, ad esempio, sono esplose anche per via della regolamentazione. Le regole fanno bene al mercato e devono continuare ad essere flessibili e mai troppo rigide. Devono essere al passo col mercato ma anche con gli aspetti sociali della nazione in cui operano. Dobbiamo adattare questi aspetti all’evoluzione del mercato”.

Attenzione anche al gioco minorile, sempre nell'esagono francese: “Ci sono due aree in cui dobbiamo migliorare. Dobbiamo evitare di rivolgerci a minori e giovani adulti ma sappiamo che scommettono lo stesso. I minorenni giocano poco ma molto frequentemente, così come i giovani adulti lo fanno più spesso e, si dice che il futuro che offriamo loro è piuttosto scadente. Questo problema deve essere risolto ed è una nostra priorità. L’offerta illegale è sempre un passo avanti ma se abbiamo una regolamentazione efficiente riuscirà a combattere contro il gioco e le scommesse illegali. In questo concordo sulla necessità di una collaborazione nazionale e internazionale”, ha concluso la Pierrottin.

Esperienza molto importante quella di René Jansen Chairman della Kansspelautoriteit (Olanda): “A febbraio 2019 abbiamo adottato una legge che regolamenta il gioco d’azzardo. C’è stato un lunghissimo dibattito attorno a questo a livello politico ma dal primo aprile il regime concessorio è entrato in vigore e gli operatori hanno potuto ottenere la licenza. L’esperienza è stata positiva, prima del primo di aprile avevamo ascoltato i nostri colleghi, Paesi come Svezia, Malta, Uk e Danimarca e abbiamo cercato di comprendere le loro esperienze. Abbiamo visitato anche l’Anj in Francia. Ci sono state anche consultazioni pubbliche e la bozza delle regole è stata pubblicata online e abbiamo chiesto un riscontro inserendo le reazioni degli stakehokders nella versione definitiva delle regole. Al momento è in corso una consultazione ulteriore  e gli operatori dovranno riferire alla Ksa le loro osservazioni. Come è percepita la regolamentazione? Dipenderà molto da come si comporteranno gli operatori. Abbiamo chiesto di non esagerare col marketing anche se ci rendiamo conto che c’è un mercato da conquistare. In altri paesi però c’è stato un intervento successivo e vorremmo evitarlo per avere un impianto regolamentare sostenibile. Ci fondiamo sulla prevenzione della dipendenza e abbiamo scritto regole anche sulla pubblicità, sulle affiliazioni e su altri aspetti. Ma sono società con bilanci sani che gestiscono in maniera altrettanto corretta i conti gioco dei players. Sono collegati col sistema principale e comunicano i dati alla Ksa per condividerli e analizzarli. Nonostante tutto questo lavoro, però, ci vuole molto tempo per far accettare le regole”.

Buone nuove da Liz Yeigh dell’Agco di Ontario e Canada: “Abbiamo fatto cose molto simili all’esperienza olandese grazie alla commissione alcol e giochi dell’Ontario che è lo strumento delegato anche per cannabis e ippica. Entro la fine del 2021 in Ontario dovrebbe essere operativa la nuova regolamentazione di gioco online. In realtà alcune concessioni online sono state rilasciate dal 2014 da un’altra agenzia che fa sempre parte dell’Agco ma, adesso l’obiettivo è più generale e completo e vogliamo convertire il mercato grigio in un mercato legalizzato. Il processo di creazione di un mercato normativo non è così immediato e per farlo al meglio anche noi abbiamo analizzato altre giurisdizioni come Uk, Belgio, Italia e Spagna e abbiamo attinto dalle loro esperienze e analizzato i programmi di scommesse e di gioco responsabile dell’Ontario che ha tutta una serie di misure già in vigore. Tuttavia possiamo imparare tanto dagli errori fatti da chi ha regolato prima di noi e dalle loro esperienze. Dal canto nostro possiamo vantare il modello della  lotteria dell’Ontario è un benchmark del gioco responsabile avendo vinto due volte il premio internazionale di riferimento.

Il nostro approccio è stato equilibrato affinché i giochi siano regolamentati secondo i principi della protezione del consumatore e del gioco responsabile anche grazie ad una riduzione della burocrazia che potrebbe contribuire all’aumento del mercato regolamentato. Come detto speriamo di essere operativi entro la fine di quest’anno e sul nostro sito web ci sono tutti gli standard e, anzi, il governo federale ha consentito le scommesse su sport unici e proprio ieri sono state pubblicate queste previsioni sul nostro sito”.

Rodano ha poi introdotto il delicato tema della percezione del mercato da parte degli stakeholders ma, soprattutto dalla cittadinanza e dall’opinione pubblica.

Liz Yeigh ha assicurato che, “quando l’Agco ha sviluppato il suo quadro normativo abbiamo fatto una rigorosa valutazione del rischio per capire dove fossero i maggiori rischi. Dovevamo proteggere le informazioni dei players e combattere il gioco d’azzardo. L’Ontario si è concentrato sui punti più importanti e abbiamo affrontato la controversia prima che diventasse un problema. Nella nostra agenzia coinvolgiamo in un’area apposita gli stakeholders e, guardando anche altri esempi, abbiamo cercato di adottare le cose migliori e correggere gli errori degli altri framework normativi. Quando partirà l’igaming forse esisteranno ancora i timori e le preoccupazioni ma le persone dovranno capire che sono protette meglio dal mercato regolamentato. Da un solo sito di gioco a tanti operatori il pubblico potrebbe risentirne e subire un contraccolpo anche per un eventuale e possibile eccesso di pubblicità.  Tuttavia siamo intervenuti per non consentire un advertising troppo generalista e per far comunicare i bonus e le offerte più dirette solo sui siti degli operatori”.

Dall’Olanda, invece? “Ci sono state diverse reazioni negative. Se il gioco online deve essere legalizzato o meno? Deve essere normato, certo che sì. Sono 25 anni che si discute di questo e abbiamo introdotto l’igaming. È un argomento diverso in tanti paesi specie per partiti democratici cristiani. L’Olanda è stato l’ultimo paese a intraprendere questi percorsi e la discussione si basa proprio su questi temi etici e religiosi. Ma sappiamo che la repressione del gioco problematico sembra la strada migliore e questo porta alla regolamentazione. Nel 2021, inoltre, non è possibile vietare il gioco d’azzardo ed è sempre meglio regolarlo e non proibirlo. Solo il gioco responsabile è una soluzione possibile”.

Su questo tema fondamentale anche l’apporto francese: “Il mercato è in crescita ed è abbastanza stabile - analizza la presidente Pierrottin - improvvisamente c’è stato un grande cambiamento e i cittadini hanno espresso grandi preoccupazioni e abbiamo superato la linea di demarcazione e le regole sono state messe in discussione. Otto francesi su dieci hanno visto la pubblicità e le persone erano preoccupate dalla ludopatia e questi spot erano rivolti ai giovani. C’è stato quindi uno sviluppo della contro cultura, specienelle zone intorno a Parigi ed è una situazione seria che va oltre le solite critiche al gambling. Dobbiamo fare attenzione anche a come il gioco sta diventando una possibilità di guadagnare regolarmente per i giovani che rischiano di fondarci un progetto di vita. Abbiamo il dovere di rispondere a questa situazione e offrire nuovi strumenti per mantenere l’azzardo nell’intrattenimento come era 10 anni fa. Non aiuta una forte pressione politica ma dobbiamo affrontare la questione assai seriamente”.

Come risolvere? “In Francia  - prosegue la presidente Anj - vogliamo porre dei limiti a questo mercato proteggendo la salute e i minori e il patto sociale deve cambiare. La prima risposta è raccogliere i punti di vista degli stakeholders. Vogliamo portare avanti un approfondito processo di consultazione per rendere tutto più facile da comprendere e da “digerire!. Non possiamo farlo contro il regolatore che deve condividere con noi tutto questo. Dall’altro lato dobbiamo la cooperazione con tutte le parti e con gli altri regolatori”.
In Ontario hanno “avviato una  campagna social media per prevenire ludopatie e comportamenti tossici verso i giovani e il gioco d’azzardo e affrontare con altri ministri del Governo questo problema. Oltre a lavorare a braccetto con l’agenzia fiscale e federale, abbiamo integrato la polizia nei nostri sistemi e lavoriamo in stretto contatto con noi per intervenire subito per eventuali attività criminali”.
Conclude l’Olanda: “Dobbiamo costantemente ripeterci che la regolamentazione è la migliore arma che abbiamo per la prevenzione e dobbiamo farlo in modo più ampio possibile anche attraverso queste occasioni, eventi, dibattiti. Inoltre è molto importante che, anche online le info siano affidabili e lavoriamo a stretto contatto con partner e comunità locali che possono aiutarci a rafforzare la nostra condotta. Certo è che riusciremo in tutti questi obiettivi se e solo se non ci sarà una pubblicità negativa. Non dovremmo convincere nessuno del contrario ma solo una storia negativa sulle dipendenze potrebbe rovinare tutto il lavoro fatto”, conclude Janssen.

 

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