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Libro Blu Monopoli: spesa giochi di 17,1 miliardi, bene gli apparecchi

12 maggio 2016 - 07:45

Pubblicato il libro Blu dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: la spesa sui giochi è stata di 17,1 miliardi di euro.

Scritto da Sm
Libro Blu Monopoli: spesa giochi di 17,1 miliardi, bene gli apparecchi

Sono 17,5 milioni le operazioni di esportazione, 7,7 le importazioni, 15 miliardi di euro circa i diritti doganali e 33,4 le accise: questi sono solo alcuni dei dati relativi all’area Dogane contenuti nella pubblicazione 'Organizzazione, attività e statistica dell'Agenzia delle Dogane - Anno 2015' disponibile sul sito dell’Agenzia nella sezione Amministrazione trasparente - Attività e procedimenti - Dati aggregati attività amministrativa.

Il sottosegretario all'Economia, con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta rispondendo nei giorni scorsi a un'interrogazione aveva in parte anticipato i dati sul gioco.

I GIOCHI - Per quanto riguarda il settore dei giochi la raccolta complessiva nel 2015 ammonta a 88.249 milioni di euro. Si è registrata una spesa complessiva di 17,1 miliardi di euro (a fronte di un volume di giocate per complessivi 88,2 miliardi e vincite per 71,1) procedendo al controllo di oltre 32.000 esercizi accertando 658 violazioni penali con conseguenti 546 misure cautelari.

Sono stati inoltri inibiti 504 siti internet che operavano in violazione della vigente normativa in materia di gioco.
LE CONCESSIONI - I giochi a base sportive e ippica vedono 278 concessioni; quelli online 104 concessioni; i giochi numerici a totalizzatore nazionale una concessione come anche il Lotto e le lotterie. Il bingo di sala ha 208 concessioni, le new slot e Vlt 13 concessioni. Le rivendite ordinarie in tutto sono 47.863, mentre quelle speciali 7.299. Il numero patentini è di 10.742 e i depositi fiscali sono 202.
LE REGIONI - Per quanto riguarda i volumi di gioco ripartiti per Regione, è la Lombardia la regione dove si gioca di più con 3.107 milioni di euro di spesa; seguita dal Lazio a 1.687 milioni di euro e dalla Campania con 1.576 milioni di euro.
I SINGOLI GIOCHI - Le slot machine trainano ancora il mercato con una raccolta di 25.963 milioni di euro (nel 2014 era stata di 25.396 milioni di euro); le Vlt seguono con 22.198 milioni di euro (21.348 milioni di euro nel 2014); i comma 7 registrano una raccolta di 230 milioni di euro (inferiore rispetto al 2014 quando era di 231 milioni di euro); scende anche il bingo con 1.598 milioni di euro (1.624 milioni di euro nel 2014); il gioco a base ippica continua la discesa a 636 milioni di euro (nel 2014 era di 682 milioni di euro); il gioco a base sportiva invece cresce a 5.592 milioni di euro (4.250 milioni di euro lo scorso anno); i giochi numerici a totalizzatore scedono con 1.055 milioni di euro (1.188 milioni di euro nel 2014); le lotterie anche subiscono una flessione a 9.063 milioni di euro (nel 2014 erano 9.442 milioni di euro); il lotto cresce con 7.077 milioni di euro (6.629 milioni di euro nel 2014); i giochi di abilità a distanza a torneo toccano i 727 milioni di euro; i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e giochi di sorte a quota fissa 12.502 milioni di euro; le scommesse virtuali scendono a 1.067 milioni di euro (1.148 milioni di euro nel 2014); il Betting Exchange tocca i 541 milioni di euro, con una impennata rispetto al 2014 quando la raccolta era stata di 205 milioni di euro.
I CONTROLLI - Il numero dei controlli effettuati nel 2015 risulta essere superiore rispetto a quello dell’anno precedente. Fermo restando il presidio nel settore delle scommesse, l’incremento ha interessato principalmente le attività di tutela delle fasce deboli con particolare riferimento al segmento degli apparecchi da divertimento e intrattenimento (+19% rispetto al 2014). Sul fronte dell’imposta accertata evasa, i risultati del 2015 si sono attestati su un valore sostanzialmente equivalente a quello del 2013, inferiore al 2014. A tale importo deve, però, aggiungersi l’imposta recuperata a seguito della procedura di regolarizzazione introdotta dalla legge di stabilità del 2014 (Dl 190/2014) che ha fatto emergere più di 2.100 punti di raccolta irregolari (44 milioni di euro).
 

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