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Ludopatia e gioco, la posizione di Giorgia Meloni (FdI)

23 agosto 2022 - 08:12

Mentre fa ancora discutere il post di Fratelli d'Italia che ha accomunato ludopatia, autolesionismo, obesità, anoressia, come 'devianze giovanili', ricordiamo le prese di posizione di Meloni in tema di gioco.

Scritto da Fm
Ludopatia e gioco, la posizione di Giorgia Meloni (FdI)

“Droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità, anoressia, bullismo, baby gang, hikikomori”.

È la lista delle “devianze giovanili” secondo Fratelli d'Italia, in un post pubblicato sulla pagina social del partito, poi rimosso e ricomparso con un lieve ritocco, con l'espressione “disturbi alimentari” a sostituire "obesità e anoressia".

Un post che ha suscitato una ridda di polemiche e di attacchi politici, in primis dal segretario del Partito democratico  Enrico Letta, che ha replicato con un forse poco felice “w le devianze” e da altri esponenti del centrosinistra e dei liberali, per aver “messo insieme patologie, disagi e comportamenti violenti”.

 

Fra i “disagi” c'è la ludopatia, patologia contro la quale Giorgia Meloni ha preso posizione già negli scorsi anni, presentando la proposta di legge  "Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d’azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell’apertura di sale da gioco", comprensiva di un divieto di introdurre nuove tipologie di giochi e di scommesse con vincita in denaro per 5 anni, poi ritirata, e firmando vari atti per l'incremento del Preu sugli apparecchi da gioco, da destinare alla “prevenzione e cura delle dipendenze patologiche e all’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine rispetto alla diffusione del gioco d’azzardo illegale e delle sostanze stupefacenti”.
 
L'aspirante premier poi a suo tempo – correvano i primi mesi del 2018 – ha chiesto lo stop alla pubblicità del gioco e alle nuove concessioni, sottolineando la necessità di incentivare i gestori dei locali a rinunciare alle slot, prevedere una precisa localizzazione delle stesse e individuare una percentuale adeguata di introiti da destinare a fondi per la lotta alla ludopatia", una percentuale all'epoca pari al 5 percento delle tasse su slot e Vlt.
 
A livello regionale poi va ricordato che i consiglieri piemontesi di Fratelli d'Italia non votarono la legge sul gioco voluta dalla Giunta Cirio che ha eliminato la retroattività della normativa varata nel 2016. Sul finire del 2021 in proposito Giorgia Meloni dichiarò al Corriere della sera: “In un momento come questo, nel quale povertà e disperazione dilagano, la risposta non è nella nuova proliferazione di slot machine. Poi io sono d’accordo: la retroattività non ha alcun senso. Ma penso che occorra continuare a combattere la ludopatia e che anzi vadano conferiti ai sindaci poteri di contrasto al gioco e strumenti efficaci per combattere le infiltrazioni mafiose”.
 
Poche settimane fa, in Provincia di Trento, Fratelli d'Italia invece ha visto respingere  l'emendamento presentato dal consigliere Claudio Cia all'Assestamento di bilancio con il quale si chiedeva di posticipare l'entrata in vigore del distanziometro di 300 metri previsto dalla legge del 2015.
 
 

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