Marasco (Logico): 'Ludopatia si combatte insieme'
Il presidente di Logico, Marasco, commenta l'indagine Quaeris e sottolinea come il divieto di pubblicità, inutile per contrastare la ludopatia, abbia addirittura favorito l'illegalità.
Scritto da Daniele Duso
"Più che restrizioni dall’alto molto più efficace può rivelarsi l’autoesclusione dell’utente dal gioco o da alcuni tipi di giochi. Così Moreno Marasco, presidente Logico commenta l'indagine demoscopica "Gli italiani e il gioco d’azzardo" realizzata da Quaeris, studio di ricerca sociale specializzato nel settore del marketing research, e presentata a margine dell’evento "Gioco legale la necessità di riordino" organizzato dall’istituto insieme con Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici (EgpSipe), Sindacato Totoricevitori Sportivi e Federazione Italiana Tabaccai.
"Dall’indagine", sottolinea Marasco, "emerge innanzitutto che il campione intervistato non crede molto all’efficacia di divieti e restrizioni e noi questo possiamo misurarlo tutti i giorni con l’applicazione del divieto di pubblicità, che non soltanto non è servito al contrasto alla ludopatia, ma ha addirittura favorito l'emersione dell'illegalità nell'ambito del gioco online"."E più che restrizioni dall’alto", prosegue Marasco, "molto più efficace può rivelarsi l’autoesclusione dell’utente dal gioco o da alcuni tipi di giochi. Crediamo anche noi, come del resto i promotori del convegno di oggi, che introdurre la misura del registro delle autoesclusioni possa dare ottimi risultati anche al gioco fisico, come avviene nell’online già da diversi anni. ‘Il gioco a distanza", conclude Marasco, "è meno conosciuto rispetto a quello terrestre ma utilizza da tempo strumenti molto validi per impedire l’accesso ai minori e contrastare il riciclaggio e il gioco problematico".