È formalmente cominciata la grande corsa delle regioni alla "zona bianca", status che consente un sostanziale ritorno alla normalità, dove non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per gli altri colori né il coprifuoco e restano in vigore solo l'obbligo della mascherina, il distanziamento, l'areazione e la sanificazione.
Un "libera tutti" che potrebbe coinvolgere anche le attività di gioco - che al momento vedranno la fine del loro, biblico, lockdown dal 1° luglio, nelle zone gialle.
Una speranza che comunque c'è, pur tenendo conto del precedente negativo registrato in Sardegna, entrata in zona bianca a marzo, senza consentire la riapertura delle attività di gioco, e poi a breve finita nuovamente in zona gialla e rossa, con una grande delusione sia per gli operatori del settore che per i cittadini, dopo la "boccata d'aria" che aveva fatto pensare alla fine perpetua di tutte le restrizioni.
Il parametro da prendere a riferimento è un livello di rischio 'basso' e un'incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.
Scenario che potrebbe configurarsi in Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Molise già dal 31 maggio, mentre Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo dovrebbero aspettare il 7 giugno. Dal 14, invece, dovrebbe toccare a Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio.
Salvo cambi di fronte e accelerazioni, come quella tentata dalla Regione Abruzzo, che, con una richiesta formale avanzata dal governatore Marco Marsilio al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiede di anticipare a lunedì prossimo, 31 maggio, l’ingresso in "zona bianca".
Una richiesta formulata sulla base di una “significativa diminuzione della pressione sui presidi ospedalieri e sulle relative terapie intensive, tali da raggiungere uno scenario di rischio basso, come del resto confermato dai dati del monitoraggio della Cabina di regia relativi al periodo 14-20 maggio 2021, che denotano per l’Abruzzo una incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti”.
Il presidente Marsilio ha ricordato al ministro la tempestività e il rigore con cui in Abruzzo sono state adottate decisioni con misure restrittive non appena l’andamento epidemiologico manifestava insorgenze significative dei contagi. E proprio per questo constante e continuo monitoraggio ha chiesto “di valutare la possibilità di anticipare di una settimana, in assenza di un mutato quadro epidemiologico, la collocazione della Regione Abruzzo in 'zona bianca', attualmente prevista a decorrere da lunedì 7 giugno”.
Nel caso in cui il ministro Speranza non assecondasse la richiesta di anticipare le nuove misure per l’intera regione il presidente Marsilio ha quindi proposto di “disporre la ‘zona bianca’ dal 31 maggio quantomeno per la sola provincia di Pescara, che ormai consecutivamente da oltre un mese presenta una incidenza settimanale dei contagi ben inferiore alla soglia dei 50 casi ogni 100.000 abitanti”.