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Mef, legalità e sicurezza tra gli obiettivi di politica fiscale 2024-2026

03 gennaio 2024 - 17:07

Nell'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2024-2026 firmato dal ministro Giorgetti evidenziato l'impegno di Adm per 'elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici'.

Scritto da Daniele Duso
Giancarlo Giorgetti - Ministro economia - MEF.png

"Gli obiettivi prioritari che ispirano l’azione del Governo coincidono con l’attuazione delle riforme", tra le quali "l’attuazione della legge n. 111 del 2023 recante delega al Governo per la riforma fiscale, che mira alla modifica del regime fiscale delle famiglie e a un più efficace contrasto all’evasione fiscale, coniugati con la semplificazione e l’efficientamento del sistema".

È quanto riporta in premessa l'Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2024-2026, emanato dal ministero dell'Economia e delle Finanze, nel quale sono numerosi gli interventi che chiamano in causa il settore del gioco.

In particolare nelle aree strategiche di intervento sono indicate le azioni "finalizzate a presidiare le esigenze di legalità negli ambiti di intervento dell’Amministrazione finanziaria, con particolare riguardo alle operazioni doganali, a quelle del settore delle accise, dei tabacchi, nonché al settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi". Qui si legge che gli obiettivi saranno quelli di "elevare la qualità dell'offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro e responsabile, combattendo il gioco illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare attenzione alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori."

Nello specifico dell'Agenzia dogane e monopoli si legge che quest'ultima "favorisce la crescita economica facilitando la circolazione delle merci negli scambi internazionali e adotta iniziative volte a contrastare l’evasione fiscale, le frodi e gli illeciti extratributari negli ambiti di competenza ad essa attribuiti dalle norme primarie. Inoltre, assicura un’azione di presidio nel settore dei giochi e dei tabacchi con una concomitante azione di contrasto al gioco illegale".

Con riferimento al tema della legalità l'Agenzia farà in modo di "elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici, proteggendo i soggetti vulnerabili e combattendo il gioco illegale, nella prospettiva di efficientare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco patologico, aumentare il livello di sicurezza e le possibilità di controllo della rete del gioco pubblico e contrastare le frodi a danno dell’erario. Al perseguimento di tale obiettivo concorreranno attività di analisi finalizzate alla realizzazione di una riforma complessiva del gioco pubblico in modo da assicurare, a invarianza di gettito erariale, la riduzione dei rischi connessi al disturbo da gioco d'azzardo, il rafforzamento – anche in cooperazione con le Forze dell’ordine e con le altre Amministrazioni competenti – del controllo sul divieto di gioco ai minori, il coinvolgimento del Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, nonché la conclusione delle procedure a evidenza pubblica per l’assegnazione delle nuove concessioni per la raccolta dei giochi, tenuto conto dell’esigenza di una distribuzione territoriale omogenea dei locali di raccolta legale".

Anche la Guardia di finanza "orienterà la propria azione sui fenomeni di illegalità economicofinanziaria maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali", e quale "naturale interlocutore della Procura europea, rivolgerà la propria azione a tutela degli interessi finanziari unionali contrastando le grandi frodi all’Iva, il contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri e di prodotti petroliferi, le altre frodi nel settore doganale e i traffici illeciti internazionali. In tali ambiti e nei settori delle accise e del gioco pubblico, rafforzerà le sinergie con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli". E sempre in materia di gioco pubblico, "oltre alla verifica del corretto adempimento delle prescrizioni di carattere fiscale, garantirà un costante presidio anche ai fini antiriciclaggio, al fine di scongiurare il reimpiego di proventi illeciti nel settore nonché il contrasto, anche in tale ambito, di ogni forma di infiltrazione della criminalità economica ed organizzata."

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