"Il Governo ha stanziato cifre importanti per consentire alle Istituzioni locali di incidere nel contrasto al gioco patologico: per il Molise circa 500 mila euro che la Regione, in due distinte tranche, ha trasferito all’Asrem (l'Azienda sanitaria regionale, Ndr). L’ultima il 24 maggio scorso, per reclutare con quattro anni di ritardo solo due profili amministrativi di un team anti-ludopatia che invece doveva contare esperti, psicologi e assistenti sociali. Dove sono finiti quindi questi fondi?".
Se lo chiede, e lo chiede, Patrizia Manzo,consigliera regionale del Molise del Movimento cinque stelle, firmataria di un'interrogazione sul tema, è già più volte in prima linea per l'attuazione della legge sul gioco.
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È importante che tutti sappiano cosa (non) è stato fatto finora, dalle azioni messe in campo dal Comitato consultivo, a come sia stato impiegato il finanziamento, fino agli avvisi per individuare le competenze professionali da inserire nella task force che dovrebbe affrontare questo dramma personale, familiare e sociale.
Basti pensare che
il Comitato, nato solo dopo un mio
sollecito in Aula, si è riunito fino ad ora una sola volta in quattro anni. E,
guarda caso, proprio stamattina dopo un altro sollecito è stato convocato per il 15 giugno prossimo. Serviva davvero ricordarne l’esistenza, il ruolo e la necessità, quindi?", si domanda ancora Manzo.
"Anche la Regione non è stata da meno: per
sostituire il presidente e rendere operativo l’organismo ha aspettato che qualcuno, nella fattispecie la sottoscritta, lo
chiedesse ufficialmente. Chissà se il Comitato, chiamato a riunirsi a fine legislatura, riuscirà nella sua mission. E chissà se l’Asrem avrà intenzione di rendere operativa la task force di esperti.
Ma soprattutto, chissà se i 500 mila euro destinati a questa emergenza non saranno, come accade spesso, utilizzati a fine corsa per ben altri scopi", conclude la consigliera.