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Pastorino (Sts): ‘Ripensare il riordino tenendo conto di online e Pvr’

09 novembre 2022 - 19:38

Giorgio Pastorino, presidente Sta Tabaccai è intervenuto all’evento di Formiche, ‘Giocare da grandi, analisi, prospettive e scenari del settore del gioco pubblico’.

Scritto da Ac
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Roma - A parlare di gioco pubblico e del riordino del settore, nel corso dell’evento "Giocare da grandi, analisi, prospettive e scenari del settore del gioco pubblico", organizzato oggi, 9 novembre a Roma da Formiche e nel quale è stato presentata la ricerca sul gioco pubblico condotta da Swg con Igt, è intervenuto anche Giorgio Pastorino, presidente Sts Tabaccai. Un’analisi attenta e anche di riepilogo per quello che riguarda il momento dell’industria: “Cosa intendiamo oggi con il termine Riordino? Circa dieci anni fa le Regioni hanno deciso di avviare delle regolamentazioni ‘autonome’ in barba alle leggi centrali dello Stato - esordisce Pastorino - generando un effetto a cascata che ha portato poi una serie di territori ad adottare iniziative analoghe scatenando così una situazione di totale sbando e di sovrapposizione normativa. A quel punto, dopo varie difficoltà iniziali, si è riusciti ad avviare un dialogo con le regioni e successivamente si è iniziato a parlare di riordino. In quella fase, però, l’attenzione era interamente focalizzata sul gioco terrestre, essendo l’offerta più visibile è preponderante. Ora però sappiamo bene che non è più così e soprattutto la pandemia ha spostato completamente gli equilibri, come abbiamo visto anche nei giorni scorsi con i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane, con una crescita grandissima del gioco online”.
Ecco quindi che quel progetto di riordino immaginato prima “oggi dovrebbe essere completamente ripensato  - prosegue Pastorino - prendendo atto della nuova conformazione del mercato del gioco. Anche tenendo conto del fenomeno dei Pvr, che si è espanso fortemente, portando alla nascita di una sorta di rete collaterale a quella del gioco fisico. Per questo bisogna capire come si può e si deve rivedere il progetto di riordino tenendo conto anche di quei migliaia di punti vendita aggiuntivi, anche perché la sua esistenza finisce col pregiudicare il valore stesso delle concessioni di gioco terrestre. Ricordando però anche e soprattutto che la maggior parte delle entrate erariali provengono proprio dal gioco fisico, mentre l’online genera flussi decisamente minori per via della elevata restituzione ai giocatori. Se questa sarà la strada che si vuole intraprendere, allora potremmo pensare di arrivare davvero un giorno all’attesa riforma del comparto denominata riordino. Altrimenti, se facciamo in modo che si continui a fare in modo che il mercato inglobi altri tipi di offerte, temo proprio che la situazione sui territori sia destinata ad esplodere nuovamente, è questo sarebbe davvero uno scenario nefasto per il settore”.

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