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Promozione sport e aumento imposta scommesse, associazioni in audizione

14 marzo 2023 - 09:35

In commissione Cultura alla Camera serie di audizioni sulla Pdl Berruto sull'incremento dell'imposta sulle scommesse.

Scritto da Redazione
Foto di Giammarco Boscaro su Unsplash

Foto di Giammarco Boscaro su Unsplash

Come previsto, ciclo di audizioni, oggi 14 marzo in commissione Cultura alla Camera, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 534 Berruto (Pd), recante Incremento delle aliquote dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell'attività sportiva.
I lavori di oggi prevedono le audizioni dei rappresentanti di Fondazione Sportcity (il presidente Fabio Pagliara), Unione italiana sport per tutti-Uisp (il presidente Tiziano Pesce), Centro sportivo italiano-Csi (il direttore generale Michele Marchetti) e Polisportive giovanili salesiane-Pgs (il presidente Ciro Bisogno).

La proposta di legge del deputato Mauro Berruto prevede l'istituzione di un Fondo per la promozione dello sport, "con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, destinati al finanziamento di progetti di promozione dello sport, alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e alla promozione delle attività del Comitato italiano paralimpico", un fondo la cui copertura finanziaria si troverebbe nelle risorse rinvenienti dall'incremento, disposto dalla medesima proposta di legge, delle aliquote dell'imposta unica connessa a giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza, alle scommesse a quota fissa diverse da quelle ippiche (sia quelle per cui la raccolta avviene su rete fisica, sia quelle per cui la raccolta avviene a distanza) nonché alle scommesse a quota fissa su eventi simulati".

LE AUDIZIONI - Tutti d'accordo sull'impostazione di base e sulle finalità della proposta di legge, gli auditi in commissione. 
In particolare, Tiziano Pesce propone di "destinare parte del Fondo a campagna di comunicazione sul contrasto al gioco patologico e illecito" e sostiene la campagna Mettiamoci in gioco che, a sua volta, supporta fortemente la proposta del deputato del Pd Stefano Vaccari di istituire anche in questa legislatura una commissione parlamentare di inchiesta sul gioco. 

Da parte sua, Ciro Bisogno evidenzia l'importanza di "destinare parte dei proventi di attività eticamente discutibili quali le scommesse in attività che favoriscono corretti stili di vita", ma suggerisce anche di slittare al 2024 l'entrata in vigore della legge sul Fondo, "visto che essa va a impattare sulle società di scommesse, che dunque hanno necessità di organizzare i loro piani economici".
Nel dibattito interviene anche la relatrice della proposta di legge, Irene Manzi, che sottolinea "il disvalore della pratica del gioco, certo legale ma che non va incentivato. Dunque, è importante reinvestire queste risorse nell'attività sportiva". E, in risposta ai rilievi del presidente delle Pgs, afferma: "Questa proposta di legge è stata presentata a novembre del 2022, per entrare in vigore nel 2023". I tempi si sono allungati "e la disposizione temporale sarà corretta nel corso del lavoro che andremo a fare quando interverremo sul testo della legge. Abbiamo fissato come data un esercizio finanziario intero  per dare il senso della strutturalità del fondo".

PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
(Destinazione di quota delle risorse del gioco pubblico alla promozione dello sport)

1. A decorrere dal 1° gennaio 2023 è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo denominato « Fondo per la promozione dello sport » con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Le risorse del fondo sono destinate al finanziamento di progetti di promozione dello sport, alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e alla promozione delle attività del Comitato italiano paralimpico.

2. A decorrere dal 1° gennaio 2023, l’aliquota dell’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, è stabilita:
a) per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e per il gioco del bingo a distanza, nella misura del 30 per cento delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite in vincite al giocatore;
b) per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, nelle misure del 22 per cento, se la raccolta avviene su rete fisica, e del 26 per cento, se la raccolta avviene a distanza, applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte;
c) per le scommesse a quota fissa su eventi simulati di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nella misura del 24 per cento della raccolta al netto delle somme che, in base al regolamento di gioco, sono restituite in vincite al giocatore.

3. Agli oneri di cui al comma 1, pari a 80 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, si provvede a valere, fino a concorrenza dei relativi oneri, su quota parte delle maggiori entrate derivanti dall’applicazione del comma 2.

4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro dell’istruzione, con il Ministro della cultura e con il Ministro per lo sport e i giovani, sono stabilite annualmente entro il 30 giugno le modalità e i criteri di ripartizione delle risorse del fondo di cui al comma 1.

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