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Promozione sport, le associazioni audite: 'Grandi potenzialità, ma occhio al Gap'

16 marzo 2023 - 12:06

Dalle associazioni sportive audite in commissione Cultura alla Camera un plauso, con qualche precisazione, alla Pdl Berruto sull'incremento dell'imposta sulle scommesse.

Scritto da Redazione
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Opinioni sostanzialmente simili, quelle delle associazioni sportive italiane audite nei giorni scorsi in commissione Cultura alla Camera, sulla proposta di legge C. 534 Berruto, recante Incremento delle aliquote dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell'attività sportiva.

L'ormai nota proposta di legge del deputato Mauro Berruto (Pd) prevede l'istituzione di un Fondo per la promozione dello sport, "con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, destinati al finanziamento di progetti di promozione dello sport, alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e alla promozione delle attività del Comitato italiano paralimpico".

I lavori prevedevamo le audizioni dei rappresentanti di Fondazione Sportcity (il presidente Fabio Pagliara), Unione italiana sport per tutti-Uisp (il presidente Tiziano Pesce), Centro sportivo italiano-Csi (il direttore generale Michele Marchetti) e Polisportive giovanili salesiane-Pgs (il presidente Ciro Bisogno), ma solo le ultime tre hanno depositato, al termine dell'intervento, una memoria scritta a disposizione della commissione.

"La 'proposta di legge Berruto' presenta senza dubbio il merito di contribuire a dare risposte alla necessità di interventi strutturali pluriennali non più rinviabili a favore della promozione sportiva", commenta Tiziano Pesce, dell'Uisp, aggiungendo che "una quota idonea delle risorse disponibili potrebbe essere vincolata al finanziamento di azioni di comunicazione, prevenzione, assistenza, cura e ricerca relative al gioco d’azzardo patologico e l contrasto del gioco illecito".

"L’occasione di oggi è ghiotta", continua Pesce, "al di fuori di ogni schema ideologico, per sottolineare un altro aspetto fondamentale, ossia la necessità di superare le carenze legislative ancora esistenti relative alla regolamentazione del gioco d’azzardo. La rete Mettiamoci in gioco appoggia convintamente la proposta presentata dal senatore Stefano Vaccari di istituire una commissione parlamentare di inchiesta sul settore del gioco d’azzardo, che indaghi sulle condizioni complessive del settore del gioco pubblico, a partire dal sistema concessorio; sull’efficacia della disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto alla diffusione del disturbo da gioco d’azzardo, alla tutela della correttezza dell’offerta di gioco; sulle dimensioni complessive del comparto, vigilando sull’efficacia del sistema di regolazione e di controllo, con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale".

Dal canto suo, invece, il Centro sportivo italiano - Aps sottolinea, tramite il suo direttore Michele Marchetti la "rilevanza strategica della proposta di legge in esame, soprattutto se si avrà la forza di un reale coordinamento di finalità e obiettivi; se si eviterà la dispersione dei fondi; se si riuscirà a consolidare il sistema di sussidiarietà degli organismi sportivi".

Ciro Bisogno, presidente delle Polisportive giovanili salesiane - Pgs, sottolinea invece il valore di una proposta di legge che " consentirebbe di cambiare anche approccio culturale e non solo politico allo sport". Notando quindi come la proposta in esame intercetti un dato economico rilevante che traspare anche dal libro blu pubblicato da adm, legato al fatto che dal 2017 il valore indiretto generato dallo sport è in continua crescita, sottolinea che "è pertanto assolutamente necessario istituire un principio di redistribuzione di parte di quegli utili derivanti dalle risorse del gioco pubblico, sia su Rete fisica, sia a distanza, alla promozione dello sport in tutte le sue forme".

Aggiunge infine che "avuto riguardo al contributo che nel 2021 è derivato all'erario dalle diverse tipologie di gioco fisico e a distanza [...] Si ritiene pertanto che anche le misure dell'aliquota dell'imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, numero 504, così come previste nel comma 2 dell'articolo 1 possono essere applicate senza ripercussione alcuna per il settore delle scommesse".

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