Riforma Fisco, Leo (Mef): 'Entro metà marzo in Cdm', e il gioco aspetta ancora
Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ribadisce l'intenzione di portare la legge delega sulla riforma del fisco – in cui potrebbe rientrare anche il riordino del gioco - in Consiglio dei ministri entro metà marzo.
Scritto da Redazione
“Siamo alle battute finali. Riusciremo entro metà marzo a portarla in Consiglio dei ministri, poi ci saranno i tempi parlamentari”.
Così promette il vice ministro dell’Economia con delega al Fisco, Maurizio Leo, a margine di un convegno dell’Ordine dei commercialisti di Milano, a proposito della legge delega sulla riforma del fisco.
Una legge molto attesa anche dal comparto del gioco pubblico, visto che in più occasioni Leo ha ribadito l'intenzione di “analizzare anche il settore dei giochi” nell'ambito di tale provvedimento.
La legge delega, come anticipato dal vice ministro sarà strutturata in quattro parti. Una prima “riguarderà i principi”, con un’armonizzazione dei principi Ue, internazionali e lo Statuto dei contribuenti. In questa parte sarà prevista un “razionalizzazione degli interpelli”. La seconda parte riguarderà i tributi. Il cuore della riforma sarà quella dei procedimenti (ce ne sono quattro: dichiarativo, accertamento, riscossione e contenzioso tributario), ma la parte che più interessa al gioco dovrebbe essere l’ultima parte della riforma, che riguarderà i Testi unici. Proprio in questa parte potrebbe trovare posto il Codice dei giochi di cui si parla ormai da oltre dieci anni, e al quale si era arrivati “vicini” nel 2017 con l'accordo per il riordino sancito in Conferenza unificata Stato-Regioni, ma mai “completato” dai decreti attuativi. E nel 2022, con il Federico Freni, ai tempi sottosegretario al ministero dell'Economia e delle finanze con delega al gioco, che presentò sulla materia un disegno di legge delega bollinato dalla Ragioneria dello Stato ma mai approdato in Consiglio dei ministri, e quindi neppure in Parlamento.