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Riordino gioco fisico, ecco iter e tempi della bozza di decreto

15 gennaio 2025 - 17:04

Prendono forma la tempistica e le modalità attraverso le quali si arriverà al riordino del gioco fisico previsto dalla legge delega.

Scritto da Amr
Foto di Roman Bozhko su Unsplash

Foto di Roman Bozhko su Unsplash

Dopo la riunione, decisamente distante dal raggiungimento dell'auspicato accordo, della Conferenza unificata dedicata al riordino del gioco fisico, prendono forma un possibile iter e una possibile tempistica, così da dare finalmente attuazione a quanto prevede la legge delega approvata nell'estate di due anni fa per quanto riguarda il riordino del retail. Come ampiamente noto, infatti, la legge delega fissava i "paletti" del riordino (del fisico e dell'online, questo secondo in effetti giunto a compimento con l'emanazione del bando per il rinnovo delle concessioni), affidando poi a un processo, anche concertativo, la compilazione del decreto che darà attuazione alla stessa. 

I nodi cruciali del decreto di riordino del fisico sono, come altrettanto noto, la tutela del giocatore, le distanze, la definizione dei luoghi sensibili, gli orari, ma anche la certificazione dei locali e il conferimento di una parte del gettito del gioco agli enti locali.
Su tutti questi temi sono stati tanti i contributi e le proposte arrivate dai tecnici economici e sanitari delle Regioni. È dunque arrivato il momento, da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze e dei tecnici dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli,  di procedere alla scrittura della bozza di decreto legislativo, recependo alcune delle istanze, limando i possibili spigoli ma nel rispetto del criterio dell'invarianza del gettito. 

Una volta pronta la bozza di decreto, sarà inviato alla Ragioneria di Stato per la bollinatura, così poi che lo stesso, subito dopo l'approvazione in via preliminare da parte del consiglio dei ministri arrivi in Conferenza unificata come atto politico per la sua approvazione. Dovrebbe poi seguire, come avvenuto per il decreto sul gioco online, il passaggio in Parlamento per il parere delle commissioni competenti, e infine la definitiva approvazione da parte del Governo.
Difficile, come sempre, avere una tempistica esatta, ma è possibile che già verso metà febbraio sia pronta la bozza, dando il via a un iter che potrebbe essere a questo punto meno accidentato e lungo.

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