Ruvo di Puglia, Tari a metà per chi 'elimina' il gioco
Nell'ottica di contrastare la ludopatia l'Amministrazione comunale decide di premiare bar e tabaccherie che dismettono le slot machine o altri apparecchi con vincita in denaro.
Scritto da Daniele Duso
Nel comune di Ruvo di Puglia bar e tabacchi che non hanno installato, o che dismetteranno nel corso dell’anno, apparecchi di videopoker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincita in denaro, usufruiranno di uno sconto del 50 percento sulla Tassa sui rifiuti.
La misura decisa dall'Amministrazione locale per contrastare la ludopatia è attiva a decorrere dall’anno 2022. Per accedere alla riduzione della tassa, secondo quanto riporta un comunicato pubblicato sul sito del Comune, "i contribuenti interessati devono presentare istanza consegnandola direttamente presso l’Ufficio Protocollo del Comune o inviandola a mezzo posta elettronica". All'istanza va allegata la documentazione che dimostri l’avvenuta dismissione.
"Dopo gli incentivi per i nuovi insediamenti commerciali" spiega l’assessora all’Attività amministrativa Maria Antonietta Curci, "ancora una volta la nostra amministrazione si muove in un’ottica di dialogo e collaborazione con i soggetti economici della città. In questo caso la riduzione dell’imposta rappresenta una premialità per le attività che vorranno seguire le nostre indicazioni".
Per accedere a queste agevolazioni i contribuenti dovranno essere in regola con i pagamenti della tassa sui rifiuti per i tre anni precedenti.
"Questo provvedimento" aggiunge il sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, "è uno degli effetti del nostro lavoro di contrasto alla ludopatia avviato negli anni passati e che ha portato lo scorso luglio alla sottoscrizione di un protocollo dai contenuti molto innovativi. L’esperienza quotidiana ci insegna che il gioco d’azzardo patologico è uno dei fattori che contribuiscono ad aggravare situazioni di fragilità sociale e di disagio familiare e che non riguarda solo il soggetto ludopatico, ma anche la sua famiglia e l’intero contesto in cui vive. Interventi come questo possono contenere il fenomeno, ma sono molto più efficaci dentro un sistema di attività di prevenzione e contrasto che coinvolga le agenzie sociali e le diverse competenze presenti sul territorio con la presa in carico dei casi problematici. Esattamente la direzione in cui ci stiamo muovendo".