"Con circa 2 miliardi di euro di introito il videogioco è un prodotto culturale che assume centralità soprattutto all'intervento pubblico nei processi di digitalizzazione dei beni culturali, per questo si può pensare a un rafforzamento del Tax Credit per l'industria dei videogiochi". Parola del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso dell'audizione svoltasi nella giornata di ieri, 1 dicembre, davanti alle commissioni Cultura, scienza e istruzione della Camera, e Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato.
In precedenza, parlando del diritto d'autore, il ministro spiega che "va sostenuta la digitalizzazione dei beni culturali italiani anche applicandone la tecnologia Nft, che permetterà di veicolare del mondo le bellezze italiane e di portare a conoscenza, in Italia e all'estero, le nostre meraviglie, composte da monumenti, opere d'arte, luoghi culturali pubblici, attraverso la vendita di una riproduzione digitale, anche in 3D. Un pezzo unico, con un numero certificato di proprietà che a sua volta può essere divisibile e riproducibile, ma lo Stato Italiano manterrà sempre una percentuale dei diritti legati a quella riproduzione digitale del bene. A questo fine occorre prevedere strumenti normativi adeguati per proteggere il patrimonio rispetto allo sfruttamento illecito a mezzo delle tecnologie informatiche.
E sul Metaverso: "Per quanto riguarda il metaverso dovremmo anche approfondire rischi e opportunità della fruizione virtuale del patrimonio culturale, strumento utile, ma che non potrà mai sostituirsi alla realtà".
Quindi la nota relativa ai videogame, e in particolare la Tax Credit, in merito alla quale Sangiuliano sottolinea che "l'industria del videogioco in Italia rappresenta un settore altamente specializzato in ambito tecnologico artistico e nel campo del design, per la quale si può pensare a un rafforzamento del Tax Credit per l'industria dei videogiochi, una misura ora prevista dal Ministero della cultura, aumentandone la capienza".
Soddisfazione da parte di Iidea, che in una nota commenta quello che ritiene si tratti di "un segnale di apertura importante, in linea con le indicazioni della recente risoluzione del Parlamento Europeo su esports e videogiochi, e si augura possa preludere ad una maggiore attenzione da parte del Governo italiano verso le potenzialità di sviluppo del settore nel nostro Paese".