skin

Sanzioni violazione legge gioco, Comune Torino mette a bilancio 2 milioni

26 aprile 2022 - 10:10

Il Comune di Torino mette a bilancio 2 milioni da sanzioni per la violazione della legge sul gioco del 2016, la sua modifica ancora fuori dai radar del consiglio regionale.

Scritto da Fm
Sanzioni violazione legge gioco, Comune Torino mette a bilancio 2 milioni

Oltre 2 milioni di euro.

A tanto ammontano le sanzioni per il mancato rispetto delle norme per il contrasto della legge regionale sul gioco introdotte nel 2016 che campeggiano nel Piano esecutivo di gestione del Comune di Torino, relativo agli anni 2022-2023-2024, facendo riferimento ai residui presunti al termine dell'esercizio precedente quello cui si riferisce il bilancio.

Quanto alle previsioni del bilancio pluriennale, per ognuno degli anni presi in considerazione la cifra che si legge nella casella corrispondente è di 1.500.000 euro.

A questi numeri si aggiungono le “quote a favore della Regione Piemonte su sanzioni per mancato rispetto delle norme sul gioco” varate nel 2016, in materia di polizia amministrativa, evidenziando una competenza di 1.191,87 euro e prevedendo 300mila euro per ognuno degli anni oggetto del Piano esecutivo di gestione.

Probabilmente, si tratta della somma delle sanzioni comminate dalla polizia municipale agli esercizi di gioco “fuorilegge” dal 2017 al 2021 e messe a bilancio solo nel 2021, dopo aver ottenuto giudizi favorevoli in tribunale sui ricorsi avverso alla legge 9/2016. Fra di loro infatti ci sono sale sanzionate nel 2019 per apparecchi e vetrofanie non conformi che hanno ricevuto le ordinanze di ingiunzione nel 2021 e stanno ricorrendo tutt'ora.
 
Fatto sta che tali cifre riportano nuovamente d'attualità, se mai non lo fosse stata a sufficienza negli ultimi mesi o anni, il “peso” della “vecchia” legge regionale sul gioco del Piemonte e sui suoi effetti. In attesa di fare un bilancio su quelli della normativa varata nell'estate 2021, che dovrebbe essere ulteriormente modificata a breve, dopo il niet dell'Esecutivo al ritorno delle slot machine nei bar, con un Ddl già licenziato dalla Giunta lo scorso dicembre per rispondere nero su bianco alle numerose richieste di chiarimento pervenute dai Comuni e dagli operatori privati e alla necessità di definire meglio  le norme su prevenzione della dipendenza da Gap e l'organizzazione dei corsi di formazione per i preposti di gioco, che rappresentano la condizione per il mantenimento o l’apertura delle attività di gioco. 
Probabilmente sempre a ridosso dell'estate, visto che il consiglio regionale è attualmente impegnato nell'esame del Bilancio di previsione finanziario 2022-2024, oggetto delle attenzioni dell'Aula fra il 26 e il 30 aprile, con una serie di sedute no stop, che hanno scatenato le ire della minoranza, come ben documenta una salace nota firmata dal capogruppo di Liberi uguali, Marco Grimaldi. “Una pausa di un’ora ogni otto per mangiare. Dalle 21 alle 9 del mattino dopo, al momento, non sono previste pause nemmeno per dormire o per lavarsi. Per approvare il bilancio entro i termini previsti dalla legge e non perdere un euro di stipendio (già, gli unici che rischiano sono i consiglieri stessi) provano a fiaccarci, con ogni mezzo. Noi cerchiamo di non farci intimidire e, con le nostre migliaia di emendamenti, di cambiare il volto di questo bilancio. In molti in queste ore mi chiedono di ripensarci. Tante più persone là fuori ci hanno invece chiesto di andare avanti. Non dormiremo, proveremo a lavarci, noi non siamo ‘no soap’, tentiamo di fare solo il nostro lavoro con disciplina e onestà. Il centro-destra lo fa cospargendo di profumo quello che non lava”, sottolinea. 
 
Nel frattempo, sempre a proposito di normativa sul gioco, prosegue la raccolta firme promossa da quaranta realtà piemontesi del sociale e della sanità – fra le quali si annoverano l'associazione Libera, Acli, Arci, Cgil e l'Ordine dei medici – a supporto della proposta di legge d’iniziativa popolare con la quale chiedono alla Regione Piemonte di rimettere in discussione l’attuale normativa, aumentando, fra l'altro, la distanza tra gli spazi per il gioco e i “luoghi sensibili”.
Con l'obiettivo di raccogliere 8mila firme, da consegnare entro il 25 settembre 2022.
 

Articoli correlati