Proseguendo il cammino di che porterà il Dl Sostegni a diventare legge, le commissioni 5^ (Bilancio) e 6^ (Finanze e Tesoro) del Senato hanno sentito oggi, 8 aprile, anche Sapar, l'Associazione nazionale dei gestori del gioco di stato. Domenico Distante, presidente di Sapar, ha presentato il suo settore sottolineando più volte che "siamo il braccio destro dello Stato", dato che come installatori e fornitori di assistenza su tutto il territorio nazionale sono di fatto a contatto con tutta la filiera del gioco legale.
"Le aziende che rappresentiamo - ha spiegato Distante - sono state chiuse per 270 giorni in 13 mesi, per la sopravvivenza delle stesse chiediamo l'immediata riapertura, anche in considerazione del fatto che possono essere adottati tutti i protocolli di sicurezza. Ogni singolo giorno anticipato di apertura può garantire la salvezza di queste aziende".
Un discorso, quello di Distante, sostenuto da numeri, in particolare gli 11 miliardi di euro garantiti all'erario dal gioco pubblico "sette dei quali solo per il settore che rappresentiamo noi, Avp e Vlt", ma anche le tante imprese del settore e i 150mila dipendenti molti dei quali, non appena terminerà il blocco dei licenziamenti, potrebbe rischiare il posto di lavoro. "Questo comparto costituito da tante piccole e medie imprese che si occupano della raccolta delle somme giocate e le riversano nelle casse dello Stato trattenendo esclusivamente il proprio compenso per l'attività svolta - illustra ancora il presidente di Sapar -. Nonostante il suo fondamentale ruolo la tenuta del comparto è messa a rischio".
L'appello di Distante si basa su punti precisi, a partire dalla modifica del contributo a fondo perduto previsto Decreto Sostegni, che "per le imprese che hanno subito più di 250 giorni chiusura dovrebbe essere a fondo perduto e parametrato sul 100% del fatturato medio e comunque senza porre limiti di compensi"
Quindi il Preu, per il quale Distante chiede "la proroga della scadenza almeno fino a dicembre 2021", oltre "all'abbassamento dell'aliquota all'1%", perché "non dimentichiamo che nonostante la chiusura, dal primo gennaio 2021 è aumentato di prelievo erariale".
L'altro grande problema è quello delle garanzie e del comportamento delle banche nei confronti delle aziende del gioco pubblico di Stato. "Siamo obbligati per legge ad emettere delle fideiussioni tramite compagnie assicurative o bancarie con un importo a garanzia dei concessionari. Chiediamo la sospensione dei termini di scadenza o rinnovo delle fideiussioni con garanzia dell'obbligo di versamento dell'importo residuo. Le banche ci richiedono il 100% del collaterale, in questo momento che i fatturati sono al 20-25% rispetto al 2019 anche presentando i bilanci stiamo avendo problemi".
"Chiediamo una proroga di almeno 36 mesi delle concessioni con scadenza prevista a marzo 2022 - ha continuato Distante -. L'aspetto previsto dalla legge di bilancio 2020 è già fortemente discriminatorio per le imprese di gestione, ora rischia di diventare insostenibile per tutto il settore del gioco il pubblico legale".
Anche in merito al nuovo prelievo sulle vincinte il presidente Sapar chiede una proroga. "Il termine del 30 giugno 2021 previsto dalla legge di bilancio 2020 per la modifica della percentuale minima della restituzione di vincita tramite gli apparecchi Awp va prorogato. Siamo già stati costretti per ben due volte, con la legge di bilancio 2019 e la legge di bilancio 2020, alla sostituzione di tutto il parco macchine, un cambio avviato a febbraio 2020 ma poi interrotto dalla chiusura forzata, dal 8 marzo 2020, a causa della quale non siamo più riusciti a portare a termine il lavoro".
Tra le richieste finali presentate da Distante anche la "sospensione degli obblighi relativi alla regolarità fiscale contributiva, in considerazione delle difficoltà che le aziende stanno superando. Tante piccole e medie imprese non sono riuscite a mantenere la regolarità contributiva previste per il mantenimento della licenza".
Quindi il problema degli affitti per i quali "il nostro desiderio sarebbe la sospensione dei canoni o in alternativa un credito di imposta pari al 100%, almeno per quei locali commerciali che hanno subito la chiusura superiore a 250 giorni nel periodo 2020-2021".
Da ultima una richiesta anche per gli apparecchi di puro intrattenimento, come flipper calciobalilla videogiochi: "come ben sappiamo il 16 marzo dell'anno scorso le aziende hanno pagato per tutto l'anno 2020, ancora oggi, pure stando chiuse, è previsto per queste aziende il pagamento dell'imposta. Noi chiediamo - continua Distante - di sospendere il pagamento per annualità in corso riprendendo la quando ci saranno le aperture.
Un discorso veloce, per sfruttare a pieno i soli 10 minuti a disposizione, ma all'interno del quale Distante ha saputo inserire, con i relativi dettagli, tutte le questioni rilevanti per il settore, chiedendo in particolare sospensione dei pagamenti e proroghe delle scadenze previste. Con il giusto pathos, Domenico Distante ha provato a trasmettere la gravità della situazione, che sta minando la vita di aziende e il futuro di decine di migliaia di persone. Ora sta alle Commissioni del Senato dimostrare quanto è stato recepito.