Senato, da commissione Industria via libera al Ddl sulle competizioni videoludiche
Nella presentazione del relatore viene evidenziato che le imprese del settore esportivo possono costituire
occasioni di crescita economica e occupazionale, nonché di promozione dei settori della ricerca e dell’innovazione, anche con incentivi economici provenienti dall'Unione europea.
Scritto da Dd
"Le imprese commerciali di attività videoludiche possono usufruire di misure di incentivazione fiscale e di sostegno da parte dell’Unione europea, quando costituiscono occasioni di crescita economica e occupazionale, nonché di promozione dei settori della ricerca e dell’innovazione".
Lo sottolinea il relatore della commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, Renato Ancorotti (FdI), nel presentare il dissegno di legge per la Regolamentazione delle competizioni videoludiche.
Al termine della relazione la commissione industria del Senato, chiamata a esprimere un parere in sede consultiva, approva la proposta di parere favorevole del relatore.
Lo stesso Ancorotti, nella sua relazione, fa notare che "rientrano nelle aree di competenza la definizione di 'editori videoludici', ossia i soggetti che svolgono un’attività di impresa finalizzata allo sviluppo, alla commercializzazione e alla produzione di videogiochi, introducendoli sul mercato mediante accordi con piattaforme, distributori e rivenditori, nonché la definizione di 'squadra', ossia l’impresa o l’associazione il cui oggetto sia l’attività di partecipazione a competizioni videoludiche, e che impiega giocatori affinché questi partecipino alle competizioni per conto dell’impresa o dell’associazione medesima."
Relativamente agli articoli 6, 7 e 8 del Ddl, recanti, rispettivamente, la comunicazione della competizione videoludica, i premi e l’inquadramento lavorativo dei giocatori, il relatore evidenzia che "il Ministro della cultura convoca un tavolo tecnico con la partecipazione dei produttori di videogiochi, degli organizzatori di competizioni videoludiche, delle organizzazioni di squadre e delle associazioni più rappresentative dei giocatori e degli operatori del settore, al fine di individuare linee guida o eventuali deroghe condivise per la regolamentazione dei contratti dei giocatori."