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Senato, nota di aggiornamento al Def: giochi settore trainante con un + 33% nel 2022

03 ottobre 2023 - 09:32

Nel documento presentato al Senato emerge come, per Adm, i settori di dogane e giochi siano quelli trainanti per il 2022, con un incremento di gettito rispettivamente del 48% e del 33% rispetto al 2021.

Scritto da Dd
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Tra gettito ed extragettito nel 2022 l'erario ha incassato quasi 12 milioni di euro dal gioco. È uno dei dati che emergono dalla nota di aggiornamento del documento di Economia e finanza presentato dalla presidente del Consiglio e comunicata alla presidenza del Senato.

In particolare al gettito che per il gioco è pari a 11,2 miliardi di euro si aggiunge un extra-gettito relativo all'imposta accertata di 448,7 milioni di euro, e un extra-gettito relativo a sanzioni tributarie e amministrative pari a 284,3 milioni di euro.

Spiega la nota che "Adm si è impegnata a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco legale attraverso l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l'andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo. In questo ambito, il Copregi (Comitato Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale e la tutela dei minori), presieduto dal Direttore dell’Agenzia e composto dai rappresentanti di Vertice dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, nel 2022 ha deliberato l’esecuzione di una attività di controllo su 23 province finalizzati a verificare, in particolare, il rispetto delle norme a tutela dei minori, il possesso dei prescritti titoli autorizzatori relativi alle specifiche tipologie di gioco oggetto di ciascuna operazione di controllo".

E ancora "in particolare, il numero di esercizi controllati nel 2022 per il settore giochi è pari a 22.576. L’indice di presidio del territorio è pari al 22,18 percento e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi Adm. L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi ha portato al recupero di 448,72 milioni di euro nel 2022. Nell’arco del triennio 2020-2022 si osserva una tendenziale riduzione del numero di sanzioni irrogate, fatto legato ad un crescente miglior presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia".

Ricorda ancora la nota che la legge Delega per la riforma fiscale "contiene diversi richiami in tema di prevenzione e contrasto all’evasione e all’elusione fiscale", compresa una misura "per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, laddove si prevede, tra l’altro, una revisione della disciplina dei controlli e dell'accertamento dei tributi gravanti sui giochi, per una maggiore efficacia preventiva e repressiva della loro evasione o elusione e delle altre violazioni in materia (articolo 15)".

Entrando nello specifico dell'attività di contrasto messa in atto dall'agenzia delle dogane e monopoli, il documento riporta che "nel 2022 Adm ha registrato un gettito erario complessivo di circa 80 miliardi di euro, con una crescita che si attesta intorno al 9 percento rispetto al 2021", e che il settore dei giochi, assieme a quello delle dogane si è rivelato trainante per il 2022, registrando rispettivamente un incremento di gettito del 48 percento (dogane) e del 33 percento (giochi) rispetto al 2021.

Il settore dei giochi ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni, passando da un gettito di  7,2 miliardi nel 2020, a 8,4 miliardi nel 2021 sino agli 11,2 miliardi di euro del 2022.

Per quanto riguarda giochi e scommesse illegali la nota ricorda che "il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco. Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri. È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali cosiddetti “totem”. In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia. Nel 2022, i controlli e le indagini contro il gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 7,1 milioni, di denunciare 310 soggetti, di scoprire 283 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 563 milioni di euro".

E chiude evidenziando che "al momento, non sono disponibili stime robuste sull’evasione 'su' cripto-attività", segnalano tuttavia che "per avere un’idea delle cifre in gioco in Europa, si può far riferimento a un recente lavoro che ha stimato per il 2020 il potenziale gettito derivante dalla tassazione dei guadagni in conto capitale maturati e realizzati per transazioni in Bitcoin (la criptoattività più importante). A livello UE, nel 2020 i guadagni in conto capitale realizzati su transazioni in Bitcoin sono stati stimati pari a circa 3,6 miliardi di euro, mentre quelli maturati sono stimati pari a circa 9,1 miliardi di euro. Per l’Italia, i guadagni in conto capitale realizzati nel 2020 sono stimati pari a circa 260 milioni di euro, mentre quelli maturati sono stimati pari a circa 720 milioni di euro. All’aliquota d’imposta del 26 percento, ai guadagni in conto capitale realizzati corrisponde un gettito potenziale pari a circa 68 milioni di euro (Thiemann, A., 2021, 'Cryptocurrencies: An Empirical View from a Tax Perspective', JRC Working Papers on Taxation and Structural Reforms No 12/2021)".

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