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Speciale elezioni: la sfida a Viterbo, e sul gioco è meglio prevenire che curare

10 giugno 2022 - 09:42

Ultima puntata del nostro speciale sulle elezioni amministrative: i programmi dei candidati sindaco di Viterbo parlano anche di gioco, e in primis di prevenzione.

Scritto da Francesca Mancosu
Speciale elezioni: la sfida a Viterbo, e sul gioco è meglio prevenire che curare

Si conclude nel Lazio, altra regione particolarmente “d'attenzione” per il comparto del gioco, in vista della scadenza della proroga dell'entrata del distanziometro introdotto dalla legge del 2020 in calendario per il 28 agosto – salvo interventi in Consiglio – il nostro viaggio nell'Italia delle elezioni amministrative del 12 giugno.

Un viaggio raccontato nello speciale pubblicato sull'ultimo numero della rivista Gioco News (consultabile nella sua interezza online a questo link), ma anche su queste pagine, con tappe a L'AquilaGenova, Asti e Palermo, che oggi si conclude a Viterbo.

Qui, fra i contendenti alla poltrona di sindaco c'è innanzitutto Alessandra Troncarelli, l’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, che nel suo mandato si è spesso occupata di gioco insieme con l'Esecutivo, che lo scorso ottobre ha deciso uno stanziamento 3,2 milioni di euro per contrastare il gioco patologico attraverso una Manifestazione di interesse rivolta alle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) presenti nel territorio regionale, per la realizzazione di interventi mirati e specifici. 

Troncarelli, che in questa fase preferisce non esprimersi in merito alla possibile proroga dell'attuazione della legge regionale sul gioco, che potrebbe arrivare nelle prossime settimane in seno al Collegato di bilancio, passa ad evidenziare i fondamenti del suo programma di governo, supportato da Partito democratico, Movimento cinque stelle e da una serie di liste civiche.
“La mia visione della città si basa su un programma che nasce da una profonda collaborazione con la coalizione che mi sostiene; obiettivi e traguardi che puntano a una ripartenza sotto diversi punti di vista: sociale, culturale, economico, turistico, urbano. Andremo ad agire su più livelli, ma prima di tutto cercheremo di rendere ordinario ciò che paradossalmente ad oggi viene percepito come straordinario. Il taglio dell’erba, il decoro delle piazze e la manutenzione delle strade dovrebbero infatti essere tutti interventi di ordinaria amministrazione e non solamente obiettivi di una campagna elettorale”, puntualizza. “Pertanto, puntiamo a portare avanti con celerità tutto ciò che dovrebbe essere la base di una buona amministrazione, concentrandoci contemporaneamente su misure e progetti di più ampio respiro.
Tra le nostre priorità anche il rilancio del centro storico e delle frazioni. Sarà necessario tornare ad offrire i servizi essenziali sia nelle aree centrali sia in quelle periferiche, puntando anche al potenziamento dei collegamenti tra le due realtà. Nessun cittadino si deve sentire di 'serie b', ma parte attiva dello sviluppo e della crescita della città.
Riqualificheremo, inoltre, le zone che da sempre sono state motore di crescita, come quella del Poggino che andrà valorizzato riattivando i collegamenti. Vogliamo anche puntare sul turismo con un’offerta variegata delle bellezze territoriali in modo che chi viene a visitare la città sia stimolato ad effettuare il pernottamento. Tra gli obiettivi, inoltre, anche quello di una maggiore legalità in quartieri percepiti come poco sicuri. Qui organizzeremo eventi, manifestazioni e incontri perché una città viva e partecipata è anche una città più sicura. Queste sono comunque soltanto alcune delle priorità di un programma che risulta essere corposo e variegato”.
 
A proposito di programmi, ecco cosa prevede quello di Claudio Ubertini, assessore comunale uscente con delega all'urbanistica  proprio a Viterbo, e  candidato sindaco per la Lega, con il sostegno di Forza Italia, Udc e Fondazione.
“I tre obiettivi fondamentali sono sicurezza, decoro urbano e attenzione al sociale. Per la sicurezza è intenzione proseguire il lavoro già iniziato nella passata amministrazione con la installazione di telecamere in tutte le zone che presentano particolare criticità, inoltre si potrebbe valutare una collaborazione con le forze militari presenti in città. Il decoro urbano, con particolare attenzione al centro storico, sarà uno dei primi obiettivi su cui intenderò lavorare. Tante piccole cose che devono rendere il centro storico accogliente ai turisti”, esordisce.  
“Sul sociale, faremo attenzione ai tanti nuclei familiari in difficoltà che hanno avuto un notevole incremento negli anni del Covid con la perdita di lavoro e con l’aumento dei costi delle tariffe energetiche per le conseguenze dell’evento bellico tra Ucraina e Russia.
A queste tre priorità aggiungerei che gran parte del programma della prossima amministrazione comunale è già nei cassetti dei vari settori. Ci sono investimenti per circa 100 milioni di euro in parte già convenzionati e progettati e in parte già finanziati con le procedure amministrative in atto. Tra questi 37 milioni di euro per la Qualità dell’abitare, 2 milioni per le periferie degradate per Bagnaia, 13 milioni per il bando delle periferie. Oltre a progetti come la cittadella della cultura presso l’ex ospedale grande degli infermi per circa 40 milioni e circa 15 milioni per la riqualificazione di S. Simone”.
In materia di gioco, il candidato sindaco leghista si dice d’accordo con la proposta di riordino nazionale avanzata dal Governo che prevede “il coinvolgimento di Comuni e Regioni nella pianificazione della dislocazione territoriale della rete di raccolta che dovrà fondarsi su un complessivo ridimensionamento dell’offerta e su una distribuzione territoriale dei punti di gioco che risulti sostenibile sotto il profilo dell’impatto sociale e dei controlli a salvaguardia sia della legalità, sia dei soggetti più vulnerabili, minori e affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico” . Per Ubertini “si tratta di un tema che va affrontato con urgenza perché interessa numerose famiglie”, ricorrendo a strategie precise per contrastare efficacemente il gioco patologico: “Credo che informazione e prevenzione siano le armi da mettere in campo, a cominciare dai ragazzi nelle scuole”.
 

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