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Cantone: ‘Si vietino scommesse su società da LegaPro in giù’

20 maggio 2015 - 14:38

Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, torna alla carica sul calcio scommesse e, in un’intervista al Mattino, afferma, “Quello che è accaduto con gli sviluppi dell’indagine della Procura di Catanzaro sul calcioscommesse (ossia l'operazione Dirty soccer Ndr) era, non dico scontato, ma assolutamente prevedibile.

Scritto da Redazione

 

"Subito dopo l’analoga inchiesta di Cremona assistemmo a una levata di scudi e si diffuse un generale sentimento di indignazione, cui però non seguirono azioni concrete e utili a creare gli anticorpi necessari ad un sistema malato”. E sulle scommesse Cantone avverte: “Bisognerebbe vietare tutte quelle su società calcistiche dalla LegaPro in giù”.

 

IL SOSTEGNO DELL’ADOC- Parole che trovano il sostegno dell’Adoc: “Siamo d’accordo con Cantone, quando il giro d’affari in nero supera i fatturati di società e personaggi coinvolti il rischio di scommesse e presenza della malavita organizzata è elevatissimo – dichiara Lamberto Santini, che ne è presidente – per questo siamo convinti anche noi che vadano vietate tutte le scommesse sul calcio dalla Lega Pro in giù. Quest’ennesimo scandalo del calcioscommesse è la dimostrazione che l’azzardo e le scommesse hanno raggiunto una deriva gravissima, sociale e morale, le infiltrazioni della malavita nel settore non stazionano solo a livelli alti ma anche negli strati sociali più bassi, coinvolgendo anche adolescenti. Per questo rilanciamo la nostra campagna e il nostro appello #diamouncalcioallazzardo, facendo uscire l’azzardo dalle manifestazioni sportive. La nostra proposta, oltre al divieto di scommesse espresso prima, è di vietare definitivamente qualsiasi pubblicità su giochi e scommesse in televisione, in particolare durante le trasmissioni ad ampia diffusione come quelle sportive e durante le partite. Non è possibile tollerare che la spirale del gioco si allarghi e diventi irrecuperabile, c’è in ballo la salute e il futuro di tutti i giovani. Fermare la diffusione degli spot su slot machine, scommesse, casinò e gratta e vinci è un imperativo.”

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