Chiacchio (Agsi) al Governo: 'Ecco i nove punti per salvare il settore delle scommesse'
Pasquale Chiacchio, Associazione Gestori Scommesse Italia, scrive al Governo chiedendo nove punti per salvare il settore e migliaia di addetti.
“Differire versamento Preu e Imposta Unica a partire da gennaio 2021, erogare contribuiti a fondo perduto, dare cassa integrazione, fornire credito d’imposta o contributo a fondo perduto per incentivare le aziende agli adeguamenti sanitari e ad investire nell’innovazione tecnologica”. Il presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia, Pasquale Chiacchio, ha scritto al presidente del Consiglio Conte, al Ministero della Salute, al Mef, al presidente della Camera Roberto Fico, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e a tutti i presidenti dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato.
Per effetto dei decreti Dpcm per Covid-19, migliaia di operatori si sono ritrovati senza lavoro ed in gravi difficoltà economiche. L’attività delle scommesse si svolge mediante filiera con al centro Sogei e Adm, composta da concessionari e gestori, tutti soggetti imprenditoriali distinti. “I gestori - spiega Chiacchio - incaricati della raccolta sul territorio con propria organizzazione imprenditoriale, sono i produttori dell’intera ricchezza del comparto. Il blocco delle attività ha consentito solo la raccolta online. In questo momento valutiamo che le misure adottate dal Governo sono assolutamente inadeguate per la salvaguardia di questa importante categoria imprenditoriali che garantisce elevati livelli occupazionali ed è fonti di imponenti risorse per l’erario”.
Per questo Chiacchio ha elencato 9 punti che “se non venissero adottati in tempi brevissime, il sistema delle agenzie di scommesse non avrà futuro e saremo costretti alla chiusura delle attività con gravi ripercussioni alle famiglie dell’intero comparto per la perdita di migliaia di posti di lavoro!”.
Eccoli, quindi, i nove punti.