Tar Lazio conferma decadenza diritti scommesse: 'Interesse erariale'
Con un'ordinanza, il Tar Lazio conferma la decadenza di alcuni diritti per l'esercizio della raccolta di scommesse ippiche e sportive poi assegnati ad un'altra società.
"Dal bilanciamento dei contrapposti interessi nella presente fase cautelare, appare prevalente l’interesse pubblico di natura erariale perseguito dall’amministrazione resistente con gli atti impugnati sull’interesse privato dedotto in giudizio dalla ricorrente, sicché non può ritenersi sussistere il requisito del periculum in mora".
Questa la motivazione con cui il Tar Lazio ha respinto il ricorso di un concessionario di gioco contro l'Agenzia delle dogane e dei monopoli per il decreto che ha disposto la decadenza di 27 diritti per l'esercizio della raccolta di scommesse ippiche e sportive e la revoca dei relativi titoli autorizzatori, e per la nota con cui ha comunicato ad un'altra società il rilascio dei titoli autorizzatori in relazione a 17 dei 22 punti di raccolta per i quali era stata avviata la procedura di decadenza dai diritti e di revoca dei relativi titoli autorizzatori nei confronti del concessionario.
Peraltro, il ricorso non appare assistito da adeguato fumus boni iuris in ragione del carattere sostanzialmente vincolato del provvedimento di decadenza impugnato con l’atto introduttivo del giudizio".