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Agisco: 'Ctd, risarcimento per due concessionari italiani'

23 dicembre 2016 - 16:10

L'associazione Agisco commenta pronuncia della Cassazione che condanna un Ctd a risarcire due concessionari italiani per raccolta illegale di scommesse.

Scritto da Redazione

Continua l'azione dell'Agisco - Associazione giochiscommesse per il supporto operatori del circuito legale nel contrasto dei fenomeni illeciti e di concorrenza sleale. 

L'associazione riferisce in una nota che lo scorso 2 dicembre "la Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi nuovamente in un processo penale in materia di esercizio abusivo di gioco e scommesse per una vicenda consumatasi in territorio salentino. Più precisamente, l’imputato era il gestore di un centro trasmissione dati sito in Guagnano (Le), avente a base un’attività organizzata diretta all’accettazione e alla raccolta per via telematica di scommesse su eventi sportivi calcistici accettate dalla società estera Goldbet, senza la prescritta concessione, autorizzazione e licenza di cui all’art. 88 Tulps”.

 

Il soggetto in questione, si legge ancora nella nota, "era stato condannato in primo e secondo grado e aveva fatto ricorso per Cassazione.
La Suprema Corte ha accolto il ricorso e annullato con rinvio la sentenza di condanna solo limitatamente alla valutazione relativa alle attenuanti generiche. Per tutto il resto, ha rigettato e confermato la sentenza impugnata della Corte d’appello di Lecce. Si tratta, quindi, di un’altra condanna definitiva (la terza in quest’anno) a carico di un gestore di un Ctd della provincia di Lecce facente capo alla stessa società austriaca".
"Nel processo (come negli altri due definiti con sentenze irrevocabili cui si è fatto cenno) erano costituite parti civili due società concessionarie di Stato nel campo dei giochi e delle scommesse con sede legale a Brindisi e sedi operative in tutto il territorio delle province di Brindisi e Lecce: l’Agenzia Ippica Luciano Giove e la Sascom, rappresentate e difese dall’avvocato Stefano Palmisano. La conferma della sentenza riguarda anche le cosiddette 'statuizioni civili', ossia il risarcimento del danno a favore delle citate parti civili già disposto con le sentenze di primo e secondo grado. Risarcimento che, quindi, il condannato (come quelli degli altri due processi) sarà tenuto a versare alle medesime parti civili", conclude Agisco.
Agisco si avvale dell'assistiteza legale dell’avvocato Chiara Sambaldi.
 

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