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Arretrati Salvasport, avvocato Travia: 'Da Adm esercitato potere riservato al legislatore'

28 marzo 2023 - 17:30

Al Tar Lazio si esaminano i ricorsi contro gli arretrati sulla tassa sulle scommesse chiesti da Adm per alimentare il Fondo Salvasport: l'analisi di Niccolò Travia, legale di alcuni concessionari.

Scritto da Fm
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Domani, 29 marzo, al Tar Lazio si terrà l'udienza cautelare per la sospensione della determinazione direttoriale del 5 gennaio 2023 con la quale l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha disposto un ulteriore contributo per alimentare il Fondo "Salvasport" istituito nel 2020 con il decreto Rilancio, a seguito della crisi economica nel settore sportivo dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Sono una cinquantina gli operatori del settore della raccolta del gioco che hanno richiesto la sospensione di tutti i provvedimenti con oggetto la rideterminazione delle somme dovute, quantificando il prelievo che ciascun concessionario sarebbe tenuto a corrispondere.

Secondo quanto dichiara a GiocoNews.it l'avvocato Niccolò Travia, legale di alcuni dei concessionari, “le società contestano che Adm, con una nuova interpretazione, abbia riscritto la norma che disciplina il prelievo destinato ad alimentare il Fondo, prevedendo un nuovo tributo e quindi esercitando un potere riservato al legislatore.
Il Tar si era già espresso sulle precedenti determinazioni con cui Adm imponeva il prelievo nel limite dei 40 e 50 milioni, rispettivamente per il 2020 e il 2021, affermandone la proporzionalità in relazione al fatto che era previsto un tetto quantitativo.
Con le nuove determinazioni, oggetto di ricorso, il tetto viene rimosso e ai concessionari viene richiesto di versare lo 0,5 percento della raccolta, che sarà incamerato dall’Erario senza ulteriori specificazioni rispetto alla concreta destinazione di tali fondi.
Sono, peraltro, state violate tutte le garanzie partecipative dei destinatari del provvedimento”.

L'avvocato Travia quindi rimarca: “L'istanza di un’immediata sospensione dell’efficacia esecutiva si giustifica alla luce del grave pregiudizio che le attività gestite dalle concessionarie subirebbero, poiché le somme derivanti dalla raccolta delle scommesse avvenute negli anni 2020 e 2021 erano già sensibilmente ridotte dalla situazione emergenziale che ha colpito il settore e dal contributo richiesto e già versato per la costituzione del Fondo. Tali somme sono state, quindi, impegnate per la ripresa delle attività e le società dovrebbero, quindi, intaccare risorse riferite agli esercizi successivi”.

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