Il Consiglio di Stato sospende il giudizio in merito all'appello di una società di Merano contro la decadenza dell'autorizzazione a svolgere attività di raccolta scommesse e giochi sulla base della legge provinciale sul gioco di Bolzano: serve verificare nuovamente le distanze dai luoghi sensibili.
Dopo aver concesso l'autorizzazione nel 2012, nel marzo del 2019 il Comune di Merano l'aveva dichiarata decaduta in quanto l'attività, che si occupava di raccolta di scommesse ippiche e di gestione di apparecchi Vlt, risultava troppo vicina a tre cosiddetti "siti sensibili": nello specifico una scuola superiore, un centro giovanile e un dormitorio comunale.
In un primo tempo una sentenza del Tribunale regionale di giustizia amministrativa, sezione autonoma della provincia di Bolzano, aveva confermato la posizione dell'amminstrazione comunale, salvo arrivare, ora, alla decisione del Consiglio di Stato, di sospendere il giudizio.
Secondo il CdS "la parte appellante, attraverso la consulenza tecnica di parte depositata in primo grado, ha fornito un principio di prova sul c.d. effetto escludente della legge provinciale in contestazione con riferimento al territorio comunale di Merano".
Tenuto dunque conto che "la consulenza tecnica d’ufficio disposta e depositata in altri giudizi aventi analogo oggetto, pur avendo riguardato il detto territorio comunale, non ha tuttavia preso in considerazione anche i luoghi sensibili introdotti dalla delibera" e che "la questione inerente al c.d. effetto espulsivo della norma provinciale potrebbe assumere rilievo in sede di delibazione della non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale prospettata a mezzo del secondo motivo di appello, con specifico riferimento ad un possibile vulnus agli artt. 3 e 41 della Costituzione", chiede un'ulteriore verifica delle effettive distanze.
La verifica è stata affidata al direttore pro tempore del dipartimento di Economia e management dell’Università degli Studi di Trento, al quale spetterà di "accertare quanto indicato, nel contraddittorio tra le parti, sulla base dei documenti contenuti nel fascicolo di causa nonché sulla base di ogni altra documentazione ritenuta utile che le parti sono tenute a mettere a disposizione su sua richiesta".
Spiega il CdS che "le parti potranno nominare propri consulenti tecnici fino alla data di inizio dell’attività di verificazione, previamente loro comunicata dal verificatore, con almeno cinque giorni liberi di anticipo".
Nel frattempo la prosecuzione dell'udienza viene fissata al 6 novembre 2025.