“L’obiettivo dei percorsi di formazione e sensibilizzazione sviluppati dalla Figc è quello di mantenere alta la conoscenza delle regole e delle azioni di prevenzione e contrasto ai rischi connessi alla manipolazione delle gare e alle scommesse sportive”. Lo si legge nel Rapporto di attività 2023 della Federazione italiana giuoco calcio che, dando conto dell'attività svolta in collaborazione con Sportradar, evidenzia come essa “ha portato anche ad un costante monitoraggio dei principali trend del settore, valorizzato in vari report portati all’attenzione di tutti i principali stakeholder. L’attività ha previsto la reportistica periodica in materia di Integrity, volta principalmente a favorire lo studio del fenomeno e la valutazione di eventuali strategie interne. Tra i diversi contenuti si segnalano: analisi del betting a livello nazionale e internazionale; volume del gioco e valore del sistema calcistico italiano; legislazione e giurisprudenza; casi registrati in Europa e nel mondo. La reportistica viene incrociata con le informazioni fornite dai Monopoli di Stato (Adm) per le eventuali segnalazioni, in caso di flussi anomali sulle scommesse sportive, alla Procura federale, competente per le indagini relative alla Giustizia Sportiva, nonché all’Unità Informativa sulle Scommesse Sportive (Uiss), di cui la Federazione è componente.
Il Rapporto fornisce, come di consueto, anche diversi numeri sulle scommesse sui vari eventi sportivi, a dimostrazione dell'appeal che hanno quelli calcistici: nel 2023 le 10 partite della Nazionale A maschile hanno prodotto una raccolta media per evento pari a quasi 5,7 milioni di euro (con un gettito erariale di quasi 0,2 milioni), in confronto ad esempio agli 0,8 milioni di raccolta prodotti dalla Nazionale di basket e agli 0,4 di quella di pallavolo.
L'INVESTIMENTO NEGLI ESPORTS – Un altro ambito strategico di grande importanza su cui la Figc ha deciso di investire, collegato al tema più generale del fan engagement, riguarda gli esports.
Si tratta di un settore, secondo Figc, di crescente rilevanza, dal punto di vista della pratica, dell’interesse e dei risvolti economici; i principali studi specializzati stimano il giro d’affari generato dal comparto dei videogiochi a livello globale in 184 miliardi di dollari nel 2023 (ed è prevista una crescita media annua dell’1,3 percento fino al 2026, quando toccherà i 205,7 miliardi), con quasi 3,4 miliardi di videogiocatori in tutto il mondo. Considerando il calcio europeo di vertice, ad oggi il 79 percento dei club partecipanti alle 10 Top Division presenti nel vecchio continente ha inaugurato una divisione di esports, per un totale di 143 società, dato più che raddoppiato rispetto al 2017. Solo in Italia si contano 87 club di calcio professionistico che hanno aperto al loro interno una divisione di esports; le leghe professionistiche (Lega Serie A, Lega Serie B e Lega Pro) e la Lega Nazionale Dilettanti inoltre hanno avviato negli ultimi anni diverse tipologie di attività nel calcio virtuale (tornei on-line ed eventi su tutto il territorio), ai quali si sono iscritti decine di migliaia di gamers. Il giro d’affari del settore videogiochi in Italia nel 2023 supera i 2,3 miliardi di euro, con un incremento del 5 percento rispetto al 2022 e del 28 percento rispetto al 2019, quando non superava gli 1,8 miliardi, con l’Italia che si posiziona tra i primi 5 mercati europei. Nel 2023 sono 13 milioni i videogiocatori nel nostro Paese, ovvero il 31 percento della popolazione tra i 6 e i 64 anni che gioca su qualsiasi device.
Anche la Figc, cercando di capitalizzare questo importante potenziale in termini economici e di interesse nel nostro Paese, ha avviato un significativo programma di investimento negli esports, finalizzato alla creazione delle prime Nazionali di e-Foot e all’adesione ai progetti di settore a livello Fifa e Uefa. L’impegno della Federazione in questo settore rappresenta una forte volontà di accompagnare il movimento esports italiano nella sua crescita, non limitandosi però alla selezione della Squadra Azzurra, ma anche coinvolgendo le nuove generazioni in specifici progetti educativi e formativi. La scelta scaturisce anche da una serie di valutazioni strategiche su una realtà ritenuta un veicolo importante per raggiungere la generazione dei “millenials” e la stessa Generazione Z, aumentando le opportunità di interazione, condivisione di esperienze e fan engagement. La Figc ha puntato a creare, in maniera propositiva e attiva, una serie di opportunità di comunicazione e coinvolgimento della community di appassionati, diventando un “hub” di informazione e partecipazione per il calcio virtuale in Italia.