Francia: pubblicità e gioco, ecco le linee guida dell'Anj
L'Anj raccomanda di limitare l'intensità della pubblicità del gioco su tutti i canali mediatici e di rafforzare la protezione dei minori e del pubblico vulnerabile.
La consultazione pubblica sulla pubblicità e il gioco d'azzardo lanciata dall'Autorità nazionale francese per il gioco a seguito dei Campionati europei di calcio ha dato i suoi frutti.
Sulla base dei numerosi contributi da vari soggetti interessati, oltre agli elementi oggettivi di due studi, quindi ora l'Anj presenta delle linee guida volte a chiarire la propria interpretazione delle norme vigenti che disciplinano il contenuto delle comunicazioni commerciali, così come accaduto anche in Italia, dove l'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel 2019 ha fornito sull'applicazione delle disposizioni del decreto Dignità per quanto attiene il divieto di pubblicità al gioco.
L'esigenza di una regolamentazione della pubblicità legata al gioco è emersa soprattutto durante il torneo di calcio europeo svoltosi a giugno e luglio 2021, quando è stata osservata una pressione pubblicitaria senza precedenti da parte degli operatori di scommesse sportive. Tuttavia, in Francia, il gioco con vincita in denaro non è considerato un servizio ordinario perché comporta rischi significativi di deriva (sovraindebitamento) o di salute pubblica (dipendenza e isolamento) per il giocatore e il suo entourage. Per questo motivo è autorizzato solo in deroga ed è soggetto a una rigorosa sorveglianza al fine di prevenire tali rischi.
Tale consultazione ha consentito di raccogliere numerosi e sostanziali contributi da parte degli stakeholders (pubblico, operatori del gioco d'azzardo autorizzati e monopolistici, operatori sanitari, associazioni sanitarie, federazioni e leghe sportive professionistiche, pubblicità, comunità educativa, ecc.).
Linee guida, che forniscono elementi interpretativi del decreto 4 novembre 2020 che disciplina i contenuti delle comunicazioni commerciali. In queste linee guida, l'Anj ribadisce la finalità primaria della pubblicità del gioco d'azzardo, ovvero la possibilità offerta agli operatori di far conoscere al pubblico la propria offerta, in modo che possa essere distinta da quella (vietata) degli operatori illegali. In tale occasione, l'Anj si impegna in una lettura rigorosa delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti al fine di sostenere l'obiettivo di prevenire il gioco eccessivo e di tutelare i minori che persegue. In caso di violazione di tali regole, l'Anj può formulare, nei confronti dell'operatore di gioco, istanza di ritiro della comunicazione commerciale in questione e, se necessario, avviare un procedimento dinanzi al proprio Comitato per le sanzioni.
Queste linee guida riguardano: i contenuti delle comunicazioni vietati perché incitanti al gioco eccessivo, comunicazioni che banalizzano il gioco d'azzardo, quelle contenenti affermazioni infondate sulle possibilità di vincita o equiparando il gioco a un vettore di cambiamento di stato sociale o alternativo al lavoro retribuito, ecc.; contenuti vietati perché potrebbero incoraggiare i minori al gioco: divieto di pubblicità con un minore, che incoraggerebbe i minori a considerare il gioco come una parte naturale del loro tempo libero o rappresentativi di personalità appartenenti al mondo dei minori, ecc.
Secondo l'Anj, sono vietate le rappresentazioni che danno l'idea di successo sociale inteso come successo finanziario, successo sentimentale o sessuale, gloria, potere, rispetto, ammirazione altrui o segno di maturità; segni esteriori di ricchezza o beni di lusso (auto sportive, ville da sogno); la possibilità di cambiare status sociale, di vivere esperienze straordinarie (viaggi spaziali) o di accedere a servizi solitamente considerati riservati a persone molto facoltose (viaggi in jet privati o di lusso).
IL DISPOSITIVO DI ATTUAZIONE - L'attuazione di queste raccomandazioni prevede diverse azioni, alcune delle quali si baseranno su una cooperazione rafforzata con l'Arpp (autorità di regolamentazione della pubblicità professionale) e l'Arcom (autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva).
La revisione della delibera Arcom del 22 gennaio 2013 relativa alle condizioni per la diffusione delle comunicazioni commerciali a favore degli operatori del gioco d'azzardo da un lato e quelle delle carte di "buona condotta" concluse nel 2011 dalle agenzie di pubblicità trasmissioni televisive e radiofoniche finalizzato invece a regolare il volume e la concentrazione delle comunicazioni commerciali a favore degli operatori di gioco; aggiornamento della raccomandazione "gioco d'azzardo" dell'Arpp del giugno 2009; l'elaborazione con gli operatori di gioco di una carta di buona condotta finalizzata a vigilare sulla pubblicità digitale degli operatori di gioco in agente: per regolamentare meglio i volumi e la frequenza delle comunicazioni commerciali a favore del gioco e rafforzare la tutela del pubblico giovane su questi media; la creazione di un gruppo di lavoro sulle modifiche da apportare al quadro delle sponsorizzazioni, ovvero delle sponsorizzazioni e dei partenariati, posto sotto l'egida dell'Anj e del ministero responsabile dello sport.
Infine, sarà costituito un comitato di monitoraggio, che riunirà le parti interessate, per valutare l'attuazione degli strumenti normativi e proporne, se necessario, lo sviluppo.