Pastorino (Sts): 'Con nuova tassa scommesse, settore in ginocchio'
Il presidente di Sts, Giorgio Pastorino, commenta l'ipotesi dell'introduzione di un’ulteriore tassa dello 0,75 percento sui volumi di raccolta delle scommesse per creare un fondo 'salvacalcio'.
"Il Sindacato totoricevitori sportivi, anche a nome delle migliaia di corner scommesse presenti nelle tabaccherie italiane, esprime il proprio sgomento in merito alla possibile introduzione di un’ulteriore tassa dello 0,75 percento sui volumi di raccolta delle scommesse sportive e virtuali.
Se la bozza circolata in questi giorni divenisse realtà, gli oneri fiscali crescerebbero di oltre il 30 percento, con il rischio di mettere definitivamente in ginocchio un settore già provato da due mesi di chiusura, a seguito dei provvedimenti per il contenimento della pandemia, dovuta al Covid-19".
Lo sottolinea il presidente nazionale Sts, Giorgio Pastorino, in una nota di commento all'ipotesi dell'introduzione di un’ulteriore tassa dello 0,75 percento sui volumi di raccolta delle scommesse sportive e virtuali per creare un fondo "salvacalcio", circolata nelle scorse ore.
In quanto Rete dello Stato, ci dissociamo da qualsiasi scenario in cui la filiera possa operare in Italia senza concessioni e al di fuori delle regole, così come paventato da qualcuno – conclude il presidente nazionale del Sindacato totoricevitori sportivi - Per contro, suggeriamo di destinare una quota parte del gettito già previsto sulla raccolta delle scommesse allo sport nazionale, senza ulteriori prelievi alla rete di vendita e ai giocatori”.