Regolamento scommesse, Agire e Donne in gioco: 'Incentiva la compulsività'

Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del ministero dell'Economia e finanze che introduce il nuovo "Regolamento concernente la disciplina delle scommesse a quota fissa su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi", in vigore dal 28 ottobre, arrivano i primi commenti dai rappresentanti del settore.

Particolarmente negativa è la posizione espressa dalle associazioni Agire e Donne in gioco, in un comunicato congiunto. “È un cane che si morde la coda! È una roulette russa! È una scommessa nella scommessa... Questo è un vero azzardo, un giro di vite sulle nostre imprese... che incentiva la compulsività, l'illusione di una vincita, alimentando così di fatto la ludopatia”, esordiscono le due associazioni.

“Le nuove norme introdotte da Adm nel regolamento di gioco sulle scommesse a quota fissa, fanno evincere quanto sia profonda la lacuna che ormai si è generata tra chi dispensa regole e chi gestisce questo tipo di attività con i suoi consumatori”, puntualizzano Agire e Donne in gioco.

“Come distruggere la scommessa sportiva? Un tempo l'importo minimo di giocata era di 10mila lire, poi passammo a 3 euro ed infine con il decreto Abruzzo alle attuali 2 euro”.