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Scommesse: decade concessione per punto ancora collegato a bookmaker estero

12 gennaio 2016 - 09:22

Decadenza della concessione per un punto di raccolta scommesse nel siracusano che continuava a offrire gioco per un operatore estero.  

Scritto da Redazione
Scommesse: decade concessione per punto ancora collegato a bookmaker estero

I Monopoli di Stato hanno stabilito la decadenza del diritto alla raccolta delle scommesse per conto del concessionario di Stato Admiral Interactive Srl di un punto di raccolta a Lentini (Sr).

 

 

La decisione è stata presa dopo la nota della Questura di Siracusa dello scorso 9 novembre, con la quale è stato comunicato che, presso il punto di raccolta veniva effettuata la raccolta illegale delle scommesse attraverso il sito Leaderbet.com - sito facente capo a società priva di concessione sia per la raccolta del gioco a mezzo rete fisica che per la raccolta del gioco a distanza - e che, per l’effetto, si stava procedendo alla revoca della licenza ex art.88 Tulps, rilasciata il 18 giugno 2015.

Per tale motivo i Monopoli di Stato hanno avviato il procedimento di decadenza “essendo totalmente incompatibile con l’attività che si svolge a seguito della regolarizzazione fiscale la raccolta illegale del gioco, e si è contestualmente disposta la sospensione cautelare del collegamento con il totalizzatore nazionale”, affermano i Monopoli.

LE MOTIVAZIONI - Infatti “la raccolta per conto di soggetto privo di concessione è proseguita in data successiva alla regolarizzazione fiscale” e non può “essere addotto il mancato collegamento al totalizzatore nazionale come ragione che giustifichi la prosecuzione della raccolta illegale del gioco anche in data successiva alla regolarizzazione fiscale, ma che, anzi, costituiscano esplicita ammissione di aver proseguito la raccolta per conto di società priva di titolo abilitativo anche successivamente alla regolarizzazione. La raccolta illegale del gioco “è totalmente incompatibile con l’istituto della regolarizzazione fiscale per emersione di cui alla citata legge n.190/2014, non essendo tollerabile che chi si regolarizza continui, dopo aver usufruito dei benefici della regolarizzazione stessa, nella raccolta illecita del gioco, per scongiurare la quale è stata prevista la regolarizzazione”, conclude Adm.  

 

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