Scommesse e Matchfixing: in Europa nasce il Comitato ad hoc e parla anche italiano
Dalla riunione in Consiglio d'Europa dedicata alla Convenzione Macolin si costituisce formalmente il Comitato di monitoraggio dove siede l'Italia e un'organizzazione di gioco.
Non solo dibattito e riflessioni, ma anche procedure tecniche e operative per garantire l'effettiva attuazione delle misure delineate per il contrasto nelle frodi sportive. A ciò è servito l'incontro andato in scena nelle scorse ore in Consiglio d'Europa e dedicato alla cosiddetta “Convenzione Macolin” in occasione del quale i delegati dei sette Stati che ne fanno parte – ovvero: Italia, Grecia, Norvegia, Portogallo, Repubblica Moldova, Svizzera e Ucraina - hanno adottato il regolamento interno del Comitato e avviato un primo scambio di opinioni sui metodi di lavoro, la cooperazione con le principali parti interessate e gli approcci al monitoraggio.
Un tema che, come noto, interessa da vicino anche il comparto del gioco pubblico per via del fatto che l'integrità delle competizioni sportive passa per il contrasto al matchfixing il quale, a sua volta, è garantito prevalentemente dalle attività di monitoraggio legate al mercato delle scommesse. Da qui il coinvolgimento diretto delle istituzioni e dei soggetti che a vario titolo intervengono nella filiera del betting.
LA RAPPRESENTANZA DEL GIOCO - Dall'incontro dei giorni scorsi in Consiglio d'Europa, però, il coinvolgimento è ancora più diretto e concreto per via del fatto che, tra le decisioni adottate dal Comitato dei sette paesi coinviolti, c'è anche la concessione dello status di osservatore al Comitato Olimpico Internazionale, all'Interpol e a Glms - Global Lotteries Monitoring System. Quindi, da oggi, anche una rappresentanza del mondo del gioco siede oggi al tavolo più importante a livello internazionale sull'integrità dello sport, e parla anche un po' italiano, grazie alla presidenza di Ludovico Calvi, promotore di questa iniziativa, che commenta così la notizia: “Sono particolarmente orgoglioso di vedere riconosciuto il contributo tecnico e strategico di Glms nella promozione e attuazione a livello mondiale, dei dettami della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la manipolazione dei risultati delle competizioni sportive”, spiega a GiocoNews.it it.
“Glms, con il Cio e l’Iinterpol, è stata l’unica organizzazione in rappresentanza degli operatori di gioco a vedere riconosciuta lo status di osservatore speciale dal Comitato di monitoraggio per l'attuazione della Convenzione del Consiglio d'Europa e lo considero un riconoscimento importante non solo alla nostra credibilità istituzionale ma soprattutto alla qualità dell’impegno profuso negli anni dalla nostra organizzazione nel sostenere e diffondere il trattato del Consiglio, che rimane l’unico strumento giuridicamente vincolante che promuova la cooperazione globale per contrastare il fenomeno delle frodi sportive”.
I PROSSIMI PASSI - Il Comitato ha inoltre convenuto sull'importanza di integrare la Rete delle piattaforme nazionali (il cosiddetto “Gruppo di Copenaghen”) nel suo lavoro di gruppo consultivo e ha deciso di discutere un possibile mandato nella sua prossima riunione che si svolgerà nella primavera del 2021, probabilmente durante il mese di maggio.
Tra le altre decisioni prese dal Comitato di monitoraggio della Convenzione di Macolin: il rinvio dell'elezione dell'Ufficio di presidenza a una riunione successiva; l'adozione del proprio regolamento interno; la possibilità di invitare a partecipare alle sue future riunioni un rappresentante dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, nonché un rappresentante di ciascuna delle seguenti commissioni del Consiglio d'Europa: il Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco), il Comitato di Esperti per la Valutazione dell'Antiriciclaggio Misure e finanziamento del terrorismo (Moneyval) e il Comitato della Convenzione per la protezione delle persone riguardo al trattamento automatizzato dei dati personali (Convenzione 108).
Molti gruppi di lavoro tematici si occupano, tra l'altro, di strategie di protezione dei dati, stabilendo meccanismi per lo scambio di informazioni e monitorando i principali eventi sportivi.
Le attività del Gruppo di Copenaghen sono supportate da Fifa, Glms, Interpol, Ioc e Uefa.