Tar: 'Niente licenza scommesse senza requisiti di buona condotta'
Il Tar Puglia ribadisce che non si può ottenere una licenza per la raccolta di scommesse in assenza dei requisiti soggettivi di 'buona condotta'.
“Come correttamente rimarcato dal censurato provvedimento il contesto di vita familiare e relazionale della ricorrente [può] interferire e condizionare il regolare svolgimento della richiesta attività atteso che è dato di comune esperienza che la criminalità si serva di soggetti ad essa contigui quali familiari, conviventi o altre persone di fiducia per esercitare attività imprenditoriali soggette a licenza di pubblica sicurezza che ai pregiudicati non sarebbero rilasciate”.
Lo rimarca il Tar Puglia nella sentenza con cui respinge il ricorso presentato dalla titolare di una società che si era vista negare la licenza di esercizio di attività di raccolta di scommesse dalla Questura di Bari per la “mancanza dei requisiti soggettivi ex art. 11 Tulps ed in particolare quello della buona condotta non offrendo le necessarie garanzie di affidabilità per la titolarità delle licenze di polizia”.