Tar Sicilia: 'Licenza scommesse, dimostrare cattive frequentazioni'
Per il Tar Sicilia per motivare diniego di una licenza per un punto scommesse bisogna dimostrare cattive frequentazioni e ingerenza nella gestione.
"Non è stata data dimostrazione dell’effettiva ingerenza nella gestione, in quanto si è fatto riferimento: 1) alla vicinanza delle abitazioni, la quale si spiega agevolmente con l’acquisto da parte del padre della casa di abitazione della figlia; 2) alla frequentazione, che è dovuta al rapporto di parentela con la moglie, alla quale non si può chiedere di troncare i rapporti affettivi con la famiglia di origine solo perché alcuni componenti sono stati raggiunti da provvedimenti giudiziari".
Questa la motivazione con cui il Tar Sicilia ha accolto il ricorso di un uomo contro la Questura di Palermo e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli per il diniego del rilascio della licenza di Pubblica sicurezza, ex art. 88 Tulps, per esercitare un punto di raccolta scommesse a Palermo.
"Tale provvedimento - si legge nella sentenza - era stato motivato con riferimento alla sussistenza di seri dubbi in ordine alla reale titolarità della licenza essendosi ipotizzata una gestione occulta o, comunque, una forte ingerenza da parte del suocero ritenuto persona controindicata a causa dei suoi trascorsi giudiziari".