Tribunale di Lecce: 'Lecita attività di Ctd Stanleybet con slot'
Il Tribunale di Lecce annulla l’ordinanza-ingiunzione emessa a carico di un centro Stanleybet e condanna l’amministrazione alle spese di lite.
Il Tribunale di Lecce, con sentenza emessa il 19 luglio 2018, ha annullato l’ordinanza-ingiunzione emessa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli - Puglia a carico di una ricevitoria Stanleybet in provincia di Lecce, difesa dagli avvocati Daniela Agnello e
Massimiliano Mura, che aveva installato apparecchi da intrattenimento di cui
all’art. 110 Tulps in assenza dell’autorizzazione prevista dall’art. 88 del Tulps.
L’amministrazione aveva autorizzato la sala giochi all’installazione e al funzionamento degli apparecchi elettronici.
Successivamente, il titolare della sala giochi aveva stipulato con Stanleybet Malta Limited, società maltese, un contratto di ricevitoria con il quale si è impegnata a svolgere per conto di quest’ultima l’attività di Ctd (centro trasmissione dati) in merito a prenotazioni di scommesse su eventi sportivi.
I Carabinieri di Bagnolo del Salento, durante un controllo presso la sala giochi, hanno rinvenuto 10 apparecchi da intrattenimento di cui all’art. 110, comma 6/A, Tulps (cosiddette Awp) nonché lo svolgimento dell’attività di trasmissione dati.
Il Giudice ha quindi statuito che “non vi sono, dunque, i presupposti per l’applicazione della sanzione, in quanto la normativa italiana, viola, rispetto a Stanleybet, il diritto comunitario. Nel caso di specie, la ricevitoria ha richiesto alla Questura di Lecce il rilascio della licenza di cui all’art. 88 Tulps, ma non l’ha potuta conseguire a causa dell’assenza della concessione nazionale in capo a Stanleybet.