Regolamentazione gioco, in Francia focus sulle innovazioni legate al Web3

Le tecnologie emergenti – come l'intelligenza artificiale o il Web3 – mettono alla prova la regolamentazione del gioco. È questa una delle conclusioni a cui sono giunti i rappresentanti delle autorità amministrative e pubbliche indipendenti confrontatosi con il regolatore Anj - Autorité nationale des jeux nel consueto incontro semestrale.


Durante questi scambi, i partecipanti di otto autorità hanno presentato casi concreti nei rispettivi campi di azione.
Tra i temi in discussione anche il Regolamento europeo sui servizi digitali (Digital service act – Dsa) e il progetto di legge “sicurezza e regolamentazione dello spazio digitale”, per il quale la prossima settimana si aprirà la discussione al Senato. I cambiamenti derivanti da questi testi in termini di nuovi poteri e questioni interregolamentari sono stati ampiamente discussi.

Le autorità amministrative e pubbliche indipendenti intendono sostenere queste innovazioni nei rispettivi campi di competenza e continuare la loro collaborazione al fine di proporre soluzioni coerenti su questi temi di interesse comune. Per fare questo, queste autorità lanceranno presto due gruppi di lavoro sulle innovazioni legate al Web3 e sullo sviluppo delle loro tecniche investigative (web scraping, ecc.).
Intendono inoltre rafforzare le loro competenze e la loro attrattività promuovendo la mobilità dei loro agenti all'interno delle varie autorità.

Le autorità presenti, oltre all'Anj, erano: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato; l'Autorità dei mercati finanziari (Amf); l'Arcep - Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche, la posta e la diffusione della stampa; l'Arcom - Autorità pubblica francese per la regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale; l'Autorità di regolazione dei trasporti; la Cnil - Commissione nazionale informatica e libertà; la Commissione di regolazione dell'energia (Cre).