Ispi analizza (anche) i videogame: entrate da 196,8 miliardi di dollari
L'Istituto di politica internazionale si sofferma sul mercato del videogame e ne esalta le cifre da record.
Scritto da Vincenzo Giacometti
Ispi, l'istituto italiano per gli studi di politica internazionale che negli ultimi tempi è stato inevitabilmente scomodato, più e più volte, per analisi relative al conflitto in Ucraina e alle conseguenze anche in termini economici e politici a livello globale, apre una parentesi in questi giorni dedicata al mercato dei videogames. Sottolineandone l'importanza ed esaltandone il ruolo economico e di business. Pur non offrendo cifre "nuove", ma rifacendosi alle stime già rivelate dalle indagini dello specialista NewZoo, quella di Ispi è un'affrancatura di spicco che va ad incrementare ulteriormente l'appeal del settore in termini di business. "Altro che roba da ragazzini", scrive l'Istituto sui canali social. Raccontando come il mercato del videogame quest'anno toccherà la quota di 196,8 miliardi di dollari in termini di entrate. Registrando un'impennata negli ultimi anni, stimata attraverso il numero di 3,2 miliardi di giocatori al mondo. Con Cina e Stati Uniti che rappresentano (anche qui) i due player più importanti sul mercato, con gli asiatici che raggiungono i 50,2 miliardi, mentre gli States si fermano a quota 47,6. Mentre il mercato europeo vale circa 34,1 miliardi.
Infine l'istituto sottolinea anche l'importante valore dei videogame su dispositivi mobili che quest'anno dovrebbero raggiungere entrate pari a 100 miliardi di dollari. Davvero niente male, aggiungiamo noi.