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Minenna (Adm) sugli esports: 'Questa la direzione verso cui ci stiamo muovendo'

15 novembre 2022 - 17:41

Interpellato dalla trasmissione Rai Report in un servizio sui 'Gladiatori virtuali', il direttore generale di Adm ha paragonato gli esports ai giochi dell'antica Roma e al calcio.

Scritto da Daniele Duso

"C’erano i gladiatori nell’antica Roma, poi siamo passati ai tornei di calcio, io credo che ora ci stiamo muovendo verso gli esports". Così Marcello Minenna, direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel corso di una brevissima apparizione video in "Gladiatori virtuali", un servizio di Antonella Cignarale andato in onda nella serata di ieri, 14 novembre, all'interno di Report, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Rai 3.

Il servizio, seppur con qualche imprecisione, esalta la scena esportiva, sin alla prima citazione riguardante la piattaforma Twitch, nella quale "le ore di competizioni esportive guardate dagli utenti italiani sono aumentate del 300 percento in tre anni", spiega la giornalista.

Alcune inesattezze sono state riportate nel dire che "le squadre di calcio 'comprano' i player con la speranza che passino dal campo virtuale al campo reale", e poi in seguito aggiungendo che gli appassionati di esports, in Italia, sono 1 milione e 600 mila (dato reale, come conferma il rapporto Iidea) e “spendono in esports 1 miliardo di euro all’anno” (cifra molto molto esagerata).

"Regole precise", dice il servizio, "servirebbero anche per i locali dove gli esportivi si allenano" (altra imprecisione), e cita il caso delle sale lan, nella scorsa primavera al centro dell’attenzione quando l’Agenzia delle dogane e dei monopoli è intervenuta sequestrando sale e attrezzatura, per una mancata omologazione che tuttavia (problema reale) per le macchine utilizzate per gli esports non può essere utilizzata.

E qui il secondo intervento targato Adm, con il direttore Giochi dell'Agenzia, Stefano Saracchi, che spiega come "la questione (degli esports, Ndr) ha una rilevanza mondiale e deve per forza essere affrontata. Gli sport elettronici", chiosa Saracchi, "potranno essere classificati come veri e propri sport o come fenomeno culturale".

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