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CdS: 'Gioco, sì ai bancomat fra luoghi sensibili'

13 luglio 2020 - 10:04

Il Consiglio di Stato riforma sentenza del Tar Veneto e dice sì all'inserimento dei bancomat fra i 'luoghi sensibili' per le attività di gioco, deciso dal Comune di Belluno.

Scritto da Fm
CdS: 'Gioco, sì ai bancomat fra luoghi sensibili'

Non appare violare il principio di ragionevolezza la misura adottata nel regolamento oggetto di contenzioso, che mira al distanziamento delle sala da gioco da luoghi di prelievo dei contanti”.

A sancirlo il Consiglio di Stato, nella sentenza con cui accoglie l'appello presentato dal Comune di Belluno per la riforma della sentenza del Tar Veneto che nel 2019 aveva accolto il ricorso di una società contro i provvedimenti con i quali il questore locale aveva rigettato l’istanza di rilascio della licenza ex art. 88 Tulps, finalizzata alla conduzione di una sala dedicata al gioco, a causa del mancato rispetto delle norme regolamentari in tema di distanza delle sale da gioco dagli sportelli bancari e bancomat, considerando la norma del regolamento comunale, che li annovera tra i luoghi sensibili ai fine delle distanze della sale da gioco contraria, all’art. 41 Cost. e, pertanto, lesiva dell’iniziativa economica privata.

 

“Con riferimento alle varie misure adottate dalle amministrazioni locali per circoscrivere l’attività delle sale da gioco, questo Consiglio di Stato ha sottolineato che la significativa evoluzione della giurisprudenza amministrativa in materia, alla luce delle più recenti pronunce della Corte costituzionale ha affermato il legittimo esercizio delle potestà regolamentari degli enti locali di intervenire per regolare la materia in questione”, si legge nella sentenza.
 
“Inoltre, è stato evidenziato – proprio con riferimento alla libertà di iniziativa economica e alla sua comprimibilità - che anche la giurisprudenza della Corte di giustizia Ue ammette le idonee restrizioni alla disciplina europea in tema di libertà d’impresa qualora giustificate da esigenze imperative connesse all’interesse generale, 'come ad esempio la tutela dei destinatari del servizio e dell’ordine sociale, la protezione dei consumatori, la prevenzione della frode e dell’incitamento dei cittadini ad una spesa eccessiva legata al gioco, con conseguente legittima introduzione, da parte degli Stati membri (e delle loro articolazioni ordinamentali), di restrizioni all’apertura di locali adibiti al gioco, a tutela della salute di determinate categorie di persone maggiormente vulnerabili in funzione della prevenzione della dipendenza dal gioco (interesse fondamentale, salvaguardato dallo stesso Trattato Ce)'”.
 

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