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New slot e la nuova generazione: evoluzione o involuzione del sistema? La parola ai costruttori

17 maggio 2012 - 07:58

Il settore degli apparecchi da intrattenimento è, in questi giorni, alle prese con un passaggio a dir poco 'storico'. Quello cioè verso una nuova generazione di Awp al quale sta lavorando l'intera filiera. Ma il tema oggi al centro del dibattito generale - ovvero, l'aggiornamento dei livelli di sicurezza  delle comma 6/a previsto dai Monopoli di Stato - viene valutato positivamente o negativamente a seconda del punto di osservazione. New slot: pronte le modifiche, decreto verso Bruxelles

Scritto da Ac

Se, da un lato, i gestori di apparecchi considerano questo intervento penalizzante in funzione degli elevati investimenti che richiederà alle loro imprese, dall'altro i costruttori vedono di buon grado tale innalzamento dei livelli di sicurezza a tutela del prodotto. A spiegare a GiocoNews.it la posizione dei produtori il presidente dell'Acmi, Riccardo Chionna, il quale precisa: “Che non si parli di speculazione”.

Nuove macchine per maggiore sicurezza: ma è davvero necessario, secondo lei, un intervento sulle new slot? Significa che le attuali Awp sono davvero così poco sicure?

“Per niente. Anzi, il prodotto Awp è, a tutt'oggi, uno dei prodotti di gioco più sicuri presenti sul mercato. Il tema sicurezza però, specie quando si tratta di prodotti dall'elevata tecnologia, deve essere affrontato in termini di  prevenzione per evitare e prevenire appunto, tentativi di attacchi futuri. In questo senso quanto proposto da Aams è da considerarsi più che opportuno anche in funzione dell'esperienza acquisita negli ultimi anni”.

Molti sostengono che tale intervento, giudicato eccessivo, vada ad esclusivo vantaggio dei costruttori, indicati anche come i principali promotori dell'aggiornamento, qual e' la reale posizione di Acmi?

Nel corso degli ultimi mesi, appena appreso che i Monopoli di Stato avevano in preventivo un intervento di aggiornamento sulla sicurezza,   la nostra associazione ha presentato una serie di documenti attraverso i quali, dopo aver  fotografato la situazione del mercato,  sono stati suggeriti alcuni interventi con un presupposto preciso, più volte evidenziato, la salvaguardia dell’intera filiera ed in primis dei gestori onesti.  L'intervento sulla sicurezza è, da sempre, una priorita dei Monopoli di Stato e  l'associazione costruttori si è limitata a mettere a disposizione degli stessi la propria esperienza e la propria capacita' professionale. Sostenibilità’ finanziaria e regole tecniche di facile applicazione sono stati i principali obiettivi perseguiti nel corso del confronto con Aams.

Ciò significa, quindi, che i costruttori italiani non auspicano un cambio forzato?

Assolutamente no, un cambio forzato abbinato a tempi di implementazione ristretti metterebbe in gravissima crisi l'intero sistema, proprio in queste ore Sistema Gioco Italia, la  Federazione Confindustriale,  presenterà un documento condiviso pienamente da Acmi,  con il quale sarà posto all'attenzione di Aams proprio questo problema. Oltre a ciò, giova ricordare che l'Acmi  sostiene da sempre la necessita' di introdurre agevolazioni fiscali o interventi sulle performance delle AWP finalizzati proprio a sostenere i prossimi investimenti.

Quali sono i tempi auspicati dal settore per un cambio indolore?

“Come dicevo prima, in sede Federativa stiamo producendo un documento che sarà quanto prima sottoposto ai Monopoli di Stato con il quale, dopo un'attenta e complessiva analisi dell'intervento di aggiornamento  previsto, daremo un nostro parere sui tempi necessari all'implementazione. Grazie alla collaborazione di Astro e Acadi, l'analisi riguarderà l'intera filiera, dalla produzione alla distribuzione, alla gestione.”.

Spesso il settore lamenta di assenza di confronto con le Istituzioni e una scarsa concertazione. Qual è la posizione di Acmi a tal riguardo?

“Per quanto ci riguarda, per il caso specifico, ci riteniamo soddisfatti del livello di interlocuzione avuto con Aams, ed in particolare con l'ufficio 12, in questi mesi. Diamo atto al Dott. Lampone di aver consentito a tutti di esprimere un proprio parere e di sottoporre propri suggerimenti e riconosciamo al Dott. Diamare, e ai tecnici dell'ufficio 12, di aver alimentato il confronto tecnico con gli operatori del settore”.  

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