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Il Comune non può limitare l'apertura di nuove sale: il Tar Lombardia segna la storia del gioco pubblico

12 luglio 2012 - 16:23

L'amministrazione comunale non ha competenza per adottare provvedimenti restrittivi in materia di gioco pubblico. Parola del Tar Lombardia. Ecco una di quelle pronunce destinate a cambiare la storia di un comparto economico produttivo, come quello del gioco, in questo caso, che ormai da anni deve fare i conti con limitazioni imposte da sindaci e giunte con l'intento di limitare le attività imprenditoriali nel settore. Limitazioni, però, che secondo il Tar Lombardia sono da ritenersi illegittime. Una pronuncia in linea con la precedente sentenza del Tar Umbria che aveva annullato l'analogo regolamento comunale del sindaco di Bastia. Avv. Cardia: “Dal Tar Lombardia altro punto in favore degli operatori del gioco lecito” A Modena ci prova la provincia e accoglie due odg per vietare la pubblicità

Scritto da Alessio Crisantemi

Nello specifico, il Tribunale amministrativo lombardo ha sospeso – in seguito all'impugnazione da parte del legale Geronimo Cardia - il regolamento del Comune di Pioltello che limitava l’installazione di apparecchi e l’apertura di sale ponendo distanze da luoghi sensibili motivando in modo inequivocabile la propria scelta: “Quantunque in tema di regolamentazione dell’attività delle sale da gioco, la giurisprudenza costituzionale abbia valorizzato la possibile, concorrente tutela dei 'soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, o per la giovane età o perché bisognosi di cure di tipo sanitario o socio assistenziale', e ciò per 'prevenire forme di gioco cosiddetto compulsivo' (sentenza n. 300 del 2011), appare dubbia la sussistenza della competenza delle Amministrazioni comunali ad adottare – come nel caso di specie – appositi regolamenti recanti previsioni di carattere limitativo all’insediamento delle viste attività, in difetto di una puntuale base normativa”.

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