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Arci e Acli: fuori le slot dai circoli e si parte dalla Toscana

30 novembre 2012 - 09:39

Nei circoli Arci e Acli si tornerà a giocare a scopa, tressette e calcio balilla. I due canali di intrattenimento sul territorio, infatti, hanno firmato un accordo bipartisan per togliere le slot machine dai locali. In una delle sale Arci di Empoli, riporta il Corriere della Sera, è apparso addirittura il cartello con su scritto ‘circolo deslottizzato’. Da lì è partita la battaglia contro gli apparecchi da intrattenimento che ora pare abbia convinto ben 5.000 locali italiani e travolto di passione anche i circoli cattolici.

Scritto da Ca

“L’obiettivo è convincere soci e gestori che le macchinette non fanno parte della nostra idea di aggregazione sociale, anzi. Quei marchingegni danno un senso di profonda solitudine oltre che di spesa inutile. Meglio una partita a carte”, ha sostenuto Paolo Beni presidente nazionale dell'Arci. Poi si corregge: “Non vogliamo colpevolizzare perché il proibizionismo non porta a nulla, il gioco fa bene se è ricreativo altrimenti diventa una malattia”. L’importante è che con le carte, ora, pensionati, disoccupati e casalinghe non si giochino le proprie risorse economiche.

Ora però ai circoli, bar e locali mancheranno gli introiti dalle slot: “Dovremo tornare a organizzare riffe e cene, ma anche se la crisi è dura meglio che la gente però non si rovini”, dice sempre al Corriere, Federico Barni dell’Acli Toscana.

Bizzarro il rapporto dei dati citati dall'articolista: possibile che solo 6mila ludopati su 700mila si stiano curando?

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