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Modena, Consiglio Comunale: vietare pubblicità di gioco e sale a 300 metri

24 luglio 2013 - 11:35

Il Consiglio comunale di Modena si è impegnato a valutare se l’attuale normativa consente di modificare i regolamenti comunali introducendo il divieto di pubblicità per qualsiasi tipo di gioco d’azzardo in tutto il territorio cittadino e di autorizzazione a sale dedicate in un raggio di 300 metri da istituti scolastici, centri giovanili e strutture residenziali o semiresidenziali sanitarie e socio-assistenziali.

Scritto da Sm
Modena, Consiglio Comunale: vietare pubblicità di gioco e sale a 300 metri

Lo ha fatto approvando all’unanimità, nella seduta di lunedì 22 luglio, l’ordine del giorno 'Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo' presentato da Fabrizio Cavani della Lega nord e firmato anche da Fratelli d’Italia, Modena futura, Pd, Pdl, Sel e Udc.

LE DISPOSIZIONI - Il Consiglio è orientato, in particolare, "a prevedere sanzioni per la pubblicità di tutti i tipi di giochi, comprese lotterie, scommesse e concorsi che prevedano “una puntata o un impegno di denaro o di altri beni al fine di ottenere una vincita al verificarsi di un evento futuro”, sia tramite operatori fissi, sia tramite operatori telematici, anche se in possesso di regolare concessione amministrativa rilasciata dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS). Se il Regolamento potrà essere modificato, i proventi delle sanzioni amministrative saranno destinati all’informazione ed educazione sanitaria, con particolare riferimento alla prevenzione della ludopatia. Dal divieto saranno esclusi i concorsi a premi, le lotterie, le tombole, le pesche o banchi di beneficenza indetti da associazioni, fondazioni od organizzazioni non lucrative di utilità sociale e le lotterie nazionali.

Per tutelare determinate categorie di persone e prevenire il vizio del gioco, secondo il Consiglio comunale, inoltre, l’Amministrazione potrebbe individuare altri luoghi sensibili in cui vietare l’autorizzazione all’esercizio di sale da gioco d’azzardo, “tenuto conto dell'impatto della stessa sul contesto e sulla sicurezza urbana nonché dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica”. Con la modifica al Regolamento, l’autorizzazione sarebbe limitata a un periodo di 5 anni, anche se con possibilità di rinnovo, e l’orario di attività verrebbe circoscritto tra le 12 e le 24. L’esercente assumerebbe responsabilità di garante rispetto all’impedimento dell’accesso ai minorenni a giochi loro vietati. Su questo, così come su subentri e cessioni di rami d’azienda e altro, verrebbero poi previsti specifici controlli.

La mozione approvata chiede anche a sindaco e Giunta di elaborare uno studio conoscitivo, ricorrendo se necessario ad altre competenze istituzionali (Università, Ausl), sulla presenza e gli effetti delle sale gioco nel Comune di Modena, con l'obiettivo di una mappatura e di una stima degli effetti economici, sociali e sanitari del gioco d'azzardo. L’Aula ha chiesto inoltre, se le norme lo permettono, di valutare l’introduzione nei prossimi esercizi di bilancio di forme di sconto sulla Tares per bar e locali che non installino o che rimuovano apparecchiature per gioco d'azzardo. Il documento chiede ancora alla Giunta di dare ampia attuazione alla legge regionale dell’Emilia-Romagna approvata il 2 luglio sulle “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”. Infine, l’Amministrazione è stata invitata a sollecitare il sistema dei Comuni e l’Anci a farsi promotore nei confronti del Governo per una serie di provvedimenti, come la realizzazione di una legge nazionale che riduca l’offerta e contenga l’accesso attraverso un’adeguata informazione e attività di prevenzione e cura, e l’introduzione del divieto di ogni forma di pubblicità diretta o indiretta volta a favorire l’accesso al gioco d’azzardo. Tra le azioni che il Governo dovrebbe mettere in atto, anche il completamento del percorso normativo intrapreso in materia di ludopatia e la sollecitazione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato affinché, attraverso una legge che riconosca un ruolo programmatorio/autorizzativo degli enti locali, obblighi a integrare gli apparecchi per il gioco con sistemi di lettura automatica di documenti, in modo da evitare l’accesso ai minorenni e a persone riconosciute come affette da ludopatia", si legge in una nota del Consiglio comunale.

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