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Noè (Regione Emilia): "Necessario distinguere tra gioco lecito ed illecito"

12 giugno 2014 - 10:13

Maranello – “Quando ho iniziato a interessarmi del gioco pubblico, la ragione era quella di cercare di dare risposte rispetto a un tema che suscita particolare interesse soprattutto per via dei risvolti che questa attività ha in ambito sociale e sulla salute dei cittadini. Nonostante inizialmente ci fosse un'idea di andare a limitare la distribuzione del gioco, la scelta che abbiamo fatto in regione è stata quella di avviare una indagine conoscitiva sul tema, dopo esserci resi conto della complessità della materia.

Scritto da Ac
Noè (Regione Emilia): "Necessario distinguere tra gioco lecito ed illecito"

E questa è stata la scelta di cui sono più lieta, perché avviando un ciclo di audizioni mi ha permesso di capire la realtà di questo settore e della filiera che lo compone che prima veniva ignorata anche a causa delle informazioni distorte che rimbalzano sistematicamente sui vari canali quando si parla di gioco. Invece, grazie a questa indagine conoscitiva, e in particolare, grazie al contributo dell'associazione As.tro intervenuta in quella sede, abbiamo potuto constatare la realtà del settore, il ruolo dell’industria e soprattutto la volontà degli operatori di giocare un ruolo importante nella tutela dei consumatori e nella promozione del gioco responsabile, perché gli operatori del gioco hanno bisogno di giocatori sani". Lo afferma Silvia Noè, consigliere regionale dell’Emilia Romagna in occasione del convegno di G.Matica a Maranello, sulla legge delega. "È stato inoltre fondamentale comprendere - ed è questo che va fatto capire anche agli altri territori che stanno intervenendo nella regolamentazione del gioco - che il gioco legale va distinti da quello illegale e il ruolo che l’offerta legale ha proprio in contrapposizione e in sostituzione del gioco illegale. Oggi che ho iniziato a conoscere meglio questo settore, sono riuscita a scoprire che ci sono dei locali che magari non hanno le slot e appaiono quindi ‘innocui’ agli occhi di molti, mentre invece ospitano dei computer che permettono di giocare su siti illegali. Di questo bisogna parlare ed è sempre più importante riuscire a distinguere, fermo restando l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori con iniziative serie e che solo con chi rappresenta il gioco lecito si potranno intraprendente. È questo il mio appello al settore e agli operatori, invitandoli ad avere un ruolo attivo e propositivo in questo dibattito”.

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